Geniale campagna turistica di Vienna che si fa gioco degli hater
Unrating Vienna è la campagna pubblicitaria dell’Ufficio del Turismo di Vienna che invita i visitatori a non lasciarsi influenzare dai commenti negativi
Chi decide cosa deve piacerti? Questo il payoff della nuova campagna pubblicitaria Unrating Vienna. Curata dall’Ufficio del Turismo di Vienna, invita i visitatori a riflettere sui condizionamenti dalle recensioni negative che altri turisti lasciano sui portali digitali. «Viviamo in una bolla digitale. Così tanti aspetti delle nostre vite sono influenzate da fattori esterni. La gente si fida delle opinioni di totali sconosciuti. Questo rende difficile, se non impossibile, provare esperienze nuove». Secondo l’Ufficio del Turismo di Vienna, circa il 95% dei visitatori legge almeno 7 recensioni prima di prenotare, il 47% è scettico se queste sono prevalentemente positive e più del 20% sono sempre recensioni false. Come possiamo (af)fidarci agli altri? «Spesso i momenti migliori non possono nemmeno essere valutati».
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Come le recensioni negative si trasformano in riflessioni ironiche e provocatorie
Il direttore dell’Ufficio del Turismo di Vienna, Norbert Kettner, spiega così la campagna pubblcitaria Unrating Vienna: «Gettiamo uno sguardo umoristico sulle recensioni online, che non sempre sono il modo corretto per trovare una destinazione turistica. Vogliamo che le persone pensino». Alcuni esempi: i giardini di Schönbrunn sono un disastro. I quadri del museo Leopold orribili. Il parco Prater è spazzatura. La gita romantica sul Danubio è noiosa. Così le recensioni negative, affiancate da fotografie dei siti molto belle, si trasformano paradossalmente in riflessioni ironiche e il visitatore intuisce che nessuno può suggerirgli cosa vedere, solo lui può costruire la propria esperienza e vivere la propria Vienna.
Le geniali campagne pubblicitarie dell’Ufficio del Turismo di Vienna
Non è la prima volta che l’Ufficio del Turismo si lancia in campagne pubblicitarie ironiche e audaci. L’anno scorso venne infatti ideata la strategia Unhastag Vienna per cui si invitano i turisti a scattare meno foto e a vivere l’esperienza nella capitale austriaca in modo più diretto, senza dispositivi elettronici a mediare tra la città e il visitatore. Mentre nel 2017, a 100 anni dalla morte dell’artista Egon Schiele, il Leopold Museum si preparava a organizzare una vasta e completa retrospettiva sul pittore viennese. Furono distribuiti quindi i volantini e i poster dell’esibizione in giro per l’Europa e Londra propose di censurare i nudi, definendoli troppo espliciti per un ambiente pubblico. Norbert Kettner aprofittò della situazione: censurò le parti intime dei ritratti dell’artista dove comparse la frase provocatoria: «Siamo spiacenti. Vecchi di 100 anni, ma tutt’ora troppo arditi», trasformando così la censura in una delle campagne pubblicitarie più geniali di sempre.
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Immagine di copertina: © Vienna Tourist Board, Paul Bauer