hintergrund Grosz ©Estate of George Grosz

A Berlino si celebra George Grosz, mostra sul padre della Neue Sachlichkeit

Verranno esposti oltre 200 lavori dell’artista dal 18 ottobre al 6 gennaio 2019.

Oltre 200 opere di George Grosz verranno esposte al Bröhan Museum di Berlino in una mostra che aprirà il 18 ottobre fino al 6 gennaio 2019 in collaborazione con la George Grosz Estate. L’inaugurazione avverrà il 17 ottobre dalle ore 19, qui la pagina Facebook ufficiale dell’evento. Non verranno esposti solo i dipinti più famosi dell’artista, ma anche fotografie e lavori meno conosciuti come scenografie e figurini per alcuni spettacoli teatrali. Le opere provengono da vari musei berlinesi e da collezioni private. L’esibizione è la più grande mostra organizzata negli ultimi 25 anni dedicata al dissacrante artista.

 

George Grosz a Berlino nel 1930 ©Pubblico Dominio

George Grosz a Berlino nel 1930 ©Pubblico Dominio

[adrotate banner=”34″]

Chi era George Grosz

Grosz nasce a Berlino il 26 luglio 1893. Nel 1909 viene ammesso all’Accademia di Belle Arti di Dresda dove studia fino al 1911. Tornato a Berlino diventa allievo di Emile Orlik all’Istituto di Arte di Berlino, prima di trasferirsi per qualche mese, nel 1913 a Parigi. Nel 1914 si arruola come volontario nell’esercito tedesco. Viene congedato già nel 1915 per problemi di salute. Gli orrori visti al fronte segnano profondamente l’animo del pittore e influenzano i suoi lavori futuri. Tornato a Berlino comincia a collaborare con alcune riviste tra cui il giornale comunista Der Knüppel. Nel 1919 aderisce al movimento Dada che da Zurigo era arrivato a Berlino. Con altri grandi artisti come Raoul Hausmann e John Heartfield organizza la prima mostra dadaista a Berlino. Abbandonato il movimento Dada i lavori satirici e dissacranti di Grosz diventano gli esempi più importanti della Neue Sachlichkeit – Nuova Oggettività -. Gli artisti di questo movimento, disillusi dalla situazione della Germania nel dopoguerra, rappresentavano la cruda realtà con spietata e provocatoria lucidità. I loro dipinti denunciano una società malata e corrotta e ben presto gli artisti della Nuova Oggettività vengono perseguitati dalle autorità, soprattutto Grosz.

George Grosz, una vita all’insegna della provocazione

Nel 1920 la serie di 9 litografie Gott Mit Uns (Dio con Noi) fece guadagnare a Grosz il suo primo processo per vilipendio delle forze armate del Reich. Nonostante queste accuse la vena polemica di Grosz non si esaurisce di certo. Affronta altri due processi il primo nel 1923, in cui viene accusato di offesa alla morale pubblica a causa della raccolta di disegni Ecce Homo. Nel 1928 l’accusa è di blasfemia dopo la pubblicazione della cartella Hintergrund (Retroscena). Nel 1932 viene chiamato a insegnare all’Art Students League di New York dove rimane fino al 1955. Grosz e la sua arte sono tra i bersagli preferiti su cui si scagliò la censura del partito nazista. Quasi 300 tra i lavori del pittore esposti nei musei di Berlino vengono requisiti dalle autorità del Terzo Reich ed esposti nella famosa mostra sull’arte degenerata del 1937. Grosz viene privato anche della cittadinanza tedesca, ritorna a Berlino solo nel 1959, anno in cui muore.

Caino o Hitler all'inferno, 1944 ©Estate of George Grosz

Caino o Hitler all’inferno, 1944 ©Estate of George Grosz

 

L’esibizione di Berlino sarà una delle più complete e importanti rassegne sull’opera di George Grosz

La mostra al Bröhan Museum di Berlino presenterà nel dettaglio i lavori provocatori del periodo berlinese dell’artista ma anche la sua produzione americana. Saranno presenti alcune litografie della serie Hintergrund, da collezione privata, in cui Grosz si scaglia contro i poteri che governavano la Germania dell’epoca. Sempre da una collezione privata si potrà ammirare il figurino di Agamennone del 1919 realizzato per un’opera teatrale scritta da Walter Mehring. Si tratta di lavori, quelli per il teatro, poco noti al grande pubblico ed esposti raramente nei musei. Del periodo americano è il dipinto del 1934 La Minaccia in cui un gigantesco e  grottesco Adolf Hitler si staglia sopra una città in fiamme. Dalla George Grosz Estate il dipinto Caino o Hitler all’inferno del 1944 in cui il Führer  è rappresentato sofferente all’inferno, tormentato dai cadaveri dei milioni di morti innocenti causati dalla sua dittatura. La mostra al Bröhan Museum si pone come una delle più importanti retrospettive dedicata a George Grosz, un artista che con i suoi dipinti è riuscito a descrivere perfettamente il decadimento della Germania del Terzo Reich e del dopoguerra. Le opere di Grosz, le tematiche affrontate nei suoi dipinti, nonostante siano lontane dal nostro tempo, sono estremamente attuali e possono farci riflettere anche sul baratro verso cui la nostra società contemporanea sta rischiando di sprofondare.

George Grosz in Berlin

Bröhan Museum,

Schloßstraße 1a

dal 18 ottobre 2018 al 6 gennaio 2019

Martedì-Domenica 10:00-18:00

Ingresso gratuito

Leggi anche: una galleria di Berlino c’è una mostra anti-nazista identica a quella di 80 anni fa a Londra

[adrotate banner=”39″]

Berlino Schule tedesco a Berlino

Berlino Schule tedesco a Berlino

SEGUI TUTTE LE NEWS SU BERLINO, SEGUI BERLINO MAGAZINE SU FACEBOOK

[adrotate banner=”34″]

Immagine di copertina: hintergrund Grosz ©Estate of George Grosz