Cosa c’è scritto sulla rivista di Berlino che ha bestemmiato per annunciare la serie con Giallini
Abbiamo sfogliato Zitty Fernsehen, la rivista che ha annunciato l’arrivo sulla tv tedesca del Commissario Schiavone con un titolo piuttosto blasfemo.
Nessuno si aspetterebbe una bestemmia sulla copertina di una rivista, ma è quello che è successo in Germania. Zitty, celebre rivista berlinese da qualche anno distribuita solo in allegato di Tip (guida quindicinale agli eventi nella capitale tedesca), ha scelto un titolo che “ad effetto per pubblicizzare la messa in onda sulla TV tedesca della serie italiana Rocco Schiavone. Sulla copertina della rivista campeggia la foto di Marco Giallini, protagonista della fiction, accompagnata da un titolo che comprende una bestemmia (scritta in italiano): ‘Porca M……, ein Mord’ (Porca M……, un omicidio). Se vi state chiedendo se nella versione tedesca Schiavone bestemmi la risposta è no: non lo fa in quella in italiano e non lo fa in quella tradotta. C’è da chiedersi allora da dove il titolista abbia pescato tale espressione, se sia stata una trovata pubblicitaria per attirare l’attenzione o una semplice gaffe. Ciò che è certo è che anche all’interno dell’articolo di bestemmie non ve ne è traccia.
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L’articolo di Zitty Fernsehen su Rocco Schiavone
Zitty Fernsehen non esce da sola, ma è una rivista – dedicata solo alla programmazione televisiva – in allegato a Tip. La copertina quindi non poteva che essere dedicata ad un nuovo personaggio del piccolo schermo, per l’appunto il Commissario Schiavone che in Germania andrà in onda dal 26 gennaio (mentre in Italia dal 2016). I 6 episodi della prima stagione andranno in onda con il titolo Der Kommissar und die Alpen (Il commissario e le Alpi) sul canale ARD. Inutile dire che, appena la notizia del titolo blasfemo si è diffusa a macchia d’olio, siamo corsi subito in edicola a recuperare una copia della rivista incriminata. Per averla abbiamo dovuto aspettare alcuni giorni, dato che solo alcuni abbonati avevano ricevuto l’edizione cartacea. Una volta entrati in possesso della rivista, subito incuriositi abbiamo tradotto il pezzo dedicato a Rocco Schiavone, anche per controllare che non ci fossero altre madornali gaffe all’interno dell’articolo. La giornalista Stephanie Grimm la definisce “una serie cult italiana… intelligentissima, che tratta lo spettatore con rispetto a differenza di tante produzioni locali, insomma una cosa davvero spassosa!”. La Grimm apprezza in particolare come sia stato tratteggiato il personaggio di Rocco Schiavone interpretato da Marco Giallini, “poliziotto romano che non segue la legge precostituita, ma ha comunque una sua morale… un uomo sempre consumato, ma in un certo modo sexy. Fumatore incallito (non manca di fumare erba), se ne va in giro con i suoi vestiti chic di pelle e un atteggiamento sprezzante”. La giornalista di Zitty ha tessuto le lodi della serie italiana, invogliando i telespettatori a guardare la fiction, questa volta senza usare neanche una bestemmia.
Le scuse di Zitty
Con un post sul proprio profilo Facebook pubblicato quando ormai la rivista era in circolazione Zitty si è scusato sia in italiano che in tedesco, usando nuovamente però la foto con la bestemmia (che noi qui tagliamo).
Cari lettori, ci sono state tante reazioni per il titolo del nostro giornale, che riguarda i programmi TV, uscito come supplemento al giornale Zitty, specialmente da parte di lettori di lingua italiana. Sebbene l’editore incaricato sapesse che il “PM” era una parolaccia, sfortunatamente non era consapevole della portata dell’offesa e certamente non voleva ferire nessuno nei suoi sentimenti religiosi. Ci scusiamo con chiunque si sentisse offeso dal nostro titolo.
Le Nostre sentite scuse, la redazione di ZITTY Magazine
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Liebe Leserinnen, liebe Leser, zur Titelzeile unseres aktuellen TV-Heftes gibt es heftige Reaktionen, vor allen Dingen von Italienisch sprechenden Leserinnen und Lesern. Der zuständige Redakteur wußte zwar, dass “PM” ein Schimpfwort ist, war sich aber, unglücklicherweise, des Ausmaßes der Beleidigung nicht bewusst und wollte damit ganz sicher niemanden in seinen religiösen Gefühlen verletzen. Wir entschuldigen uns bei allen, die sich durch unsere Titelzeile beleidigt fühlen.
Herzlichst, die ZITTY Redaktion
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