Augusta (Augsburg) nominata “Città dell’acqua”. È la quarta città tedesca Patrimonio dell’Unesco
Augusta, la “città dell’acqua”, diventa Patrimonio dell’Unesco
Augusta, storica città bavarese, è stata aggiunta alla lista dei patrimoni dell’UNESCO. Con 38 siti, la Germania è il terzo paese europeo in quanto a eredità culturale dopo Italia e Spagna. Ma perché proprio Augusta? La Commissione giudicante l’ha definita “Città dell’Acqua”. Attraversata dal fiume Lech e lontana un paio d’ore in auto da Monaco, fu fondata nel 15 a. C dall’imperatore Augusto (da qui il nome). Augusta è ricca di fontane originali dell’epoca romana, acquedotti, torri idriche del quindicesimo secolo e più di 500 ponti, persino più che a Venezia (437), ma non solo. È una città dal bellissimo centro storico e fondamentale per la storia del Paese: qui infatti nel 1555 fu firmata la cosiddetta a Pace di Augusta con cui venne definito lo status religioso della Germania dopo la Riforma protestante.
La storia “idrica” di Augusta
Sin dal Medioevo Augusta assicura acqua potabile a tutti i suoi cittadini diventando nel corso del tempo un centro pionieristico per l’ingegneria idroelettrica in Germania. Ciò le permise di trasformarsi in una città industriale con una particolare specializzazione nel settore tessile e cartiere. L’acqua abbraccia ogni aspetto della vita cittadina. Qui nel 1972 fu inaugurato il primo canale artificiale per gare con canoe, utilizzato anche per le Olimpiadi della vicina Monaco del 1972. Grazie al singolare legame che unisce la città all’acqua, Augusta è da secoli meta di numerosi viaggiatori, come il filosofo francese Michel de Montaigne che nel suo diario di viaggio del XVI secolò definì il centro bavarese “benedetto da moltissime fontane pubbliche”.
Le città patrimonio Unesco della Germania
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Immagine di copertina: © CC0