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A Berlino una mostra di foto si interroga sul concetto di morte dal giornalismo all’arte

La mostra “The Last Image” indaga il rapporto tra la morte e la fotografia

La mostra fotografica “The Last Image”, in corso presso la C/O Berlin Foundation, si concentra sul complesso tema della morte e lo affronta indagandone le diverse rappresentazioni attraverso la fotografia d’arte. La mostra, curata da Felix Hoffmann, espone oltre 400 lavori coprendo l’intero lasso di tempo che va dall’invenzione della fotografia fino ai giorni nostri. Tra le fotografie scelte, provenienti da Europa e Nord America, alcune sono state scattate per scopi giornalistici, altre con fini artistici o personali. Con immagini toccanti e spesso commoventi, “The Last Image” riesce perfettamente ad inquadrare la correlazione tra la morte e la fotografia e a lasciare il segno nella mente dello spettatore.

https://www.instagram.com/p/Bsp7de7nwvj/

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La fotografia come mezzo di rappresentazione della morte

L’esposizione si apre con una riflessione sulle due esperienze che ogni essere umano inevitabilmente affronta nel corso della sua esistenza: la nascita e la morte. L’obiettivo della mostra è di raccontare la morte così come è stata rappresentata, nelle varie epoche, attraverso la fotografia. D’istinto si potrebbe pensare che la fotografia abbia più a che fare con la vita che con la morte, dal momento che cattura momenti del presente, situazioni reali, vive. Pensandoci bene, si può anche ritenere che l’arte della fotografia sia legata allo stesso modo anche alla morte, proprio per la sua capacità di immobilizzare per sempre degli istanti «che il normale flusso del tempo immediatamente sostituisce» (con queste parole si è espressa sull’argomento la scrittrice statunitense Susan Sontag). Risulta quindi connessa con il tema della morte la fotografia intesa come mezzo per fermare nel tempo qualcosa di vivo, nonché come rappresentazione visiva di ciò che non c’è più.

Le opere in mostra

Particolarmente toccante è la sezione della mostra dedicata all’Olocausto. Attraverso la fotografia, infatti, si mantiene viva la memoria di tutte le vittime dei campi di concentramento nazisti. Nel corso dell’esposizione ci si imbatte, inoltre, in fotografie di incidenti stradali – capaci di richiamare l’idea della morte pur senza la presenza di persone nell’immagine. Anche primi piani di lapidi all’interno dei cimiteri, nonché alcune fotografie vincitrici del World Press Photo in cui si ritrova il tema della morte, come quella scattata da Burhan Ozbilici nel 2016, che raffigura Mevlüt Mert Altıntaş con la pistola in mano subito dopo l’uccisione di Andrei Karlow, ambasciatore russo in Turchia.

https://www.instagram.com/p/BslS_zXgGqc/

The Last Image – Photography and Death

Dall’8 dicembre 2018 al 3 marzo 2019

Aperto tutti i giorni dalle 11:00 alle 20:00

C/O Berlin Foundation, Haus Hardenbergstraße 22-24, 10623 Berlin

Biglietti: 10€ intero, 6€ ridotto

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Immagine di copertina: © The Last Image . Photography and Death. Installation View © David von Becker