A Berlino stanno preparando una bellissima mostra sul Bastianino e la sua Croce vivente di Ferrara
Alla Gemäldegalerie sarà allestita la Croce vivente di Ferrara, un dipinto del pittore cinquecentesco Sebastiano Filippi conosciuto come Bastianino
Pittore manierista, Bastianino è stato uno degli esponenti della scuola ferrarese del XVI secolo. La Croce vivente di Ferrara è una pala d’altare che rappresenta un’allegoria dell’Antico e del Nuovo Testamento. L’opera è stata donata alla Gemäldegalerie dalla Humboldt-Universität Berlin come prestito permanente. Le operazioni di restauro sono state svolte tra il 2018 e il 2019. Nel 2020 sarà allestita una mostra speciale presso la Gemäldegalerie – Staatliche Museen zu Berlin in collaborazione con la Humboldt Universität Berlin. La Croce vivente, il suo restauro e il suo significato nel contesto storico-artistico saranno al centro di una presentazione straordinaria organizzata dalla Gemäldegalerie da giungo a ottobre 2020.
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La Croce vivente
L’opera, dal vivace stile pittorico, appartiene al manierista Sebastiano Filippi (noto anche come Bastianino, 1532-1602 circa). La “Croce vivente”, che risale agli anni tra il 1560 e il 1570, è forse l’unica opera di Filippi conservata in una collezione pubblica in Germania. La pala d’altare ha un’altezza di quasi tre metri. La raffigurazione iconografica è piuttosto rara. Alle estremità della croce infatti ci sono delle braccia ed è rappresentata un’allegoria della Vecchia e della Nuova Legge con scene di accompagnamento. Il dipinto riprende la rappresentazione di un affresco da parete di Garofalo, attualmente conservato nella Pinacoteca Nazionale di Ferrara intitolato “Il Nuovo e il Vecchio Testamento”.
Lo stato di conservazione
Nel 1912 i discendenti di Eduard Friedrich Weber, un console di Amburgo, hanno donato il dipinto alla Friedrich-Wilhelms-Universität (l’attuale Humboldt-Universität zu Berlin). Il dipinto è stato poi custodito nella Cattedrale di Berlino durante gli anni della guerra. A causa delle sfavorevoli condizioni climatiche, il pannello di pioppo si è ridotto e si è incrinato. Inoltre, gli strati di vernice sono gravemente allentati e il dipinto ha subito notevoli perdite. Per di più vecchie pitture di grandi dimensioni, vernici ingiallite e residui di precedenti trattamenti di consolidamento, hanno ulteriorimente compromesso l’effetto complessivo dell’opera. Il dipinto infine è stato dato in prestito permanente alla Gemäldegalerie dal 2015. Quest’ultima e la Humboldt-Universität condividono l’obiettivo di rendere il dipinto nuovamente accessibile al pubblico dopo oltre 100 anni di conservazione. Il programma completo di conservazione e restauro è finanziato dall’Ernst von Siemens Kunststiftung.
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Immagine di copertina: Bastianino, © Staatliche Museen zu Berlin, Gemäldegalerie / Christoph Schmidt