Sony World Photography Awards 2018, a Berlino la mostra gratis sulle più belle foto dell’anno
La Willy-Brandt-Haus presenta le migliori foto della più grande competizione fotografica al mondo.
Per il quarto anno consecutivo, la Willy-Brandt-Haus di Berlino presenta in mostra il più grande concorso fotografico al mondo: i Sony World Photography Awards. Circa 130 fotografie vincitrici tra le 320.000 inviate da fotografi di oltre 200 paesi sono esposte dal 13 luglio al 9 settembre 2018, dal martedì alla domenica, dalle 12 alle 18. La competizione internazionale propone al suo undicesimo anno il meglio che la fotografia contemporanea può offrire, dando la possibilità a chiunque di parteciparvi: dagli studenti ai dilettanti, ai fotografi professionisti. Un concorso speciale, l’unico che presenti tante fotografie e in grado di far pensare e sorridere allo stesso tempo.
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La mostra “Sony World Photography Awards 2018”
Dalla fotografia naturalistica ai ritratti espressivi alle foto astratte, toccando temi importanti e talvolta impegnati, i Sony World Photography Awards mostrano uno spaccato trasversale della fotografia di oltre 200 paesi in tutto il mondo. Il concorso, lanciato nel 2007 con il supporto della multinazionale giapponese “Sony” e della Organizzazione Mondiale della Fotografia, ha lo scopo di fornire una piattaforma globale per comunicare, collaborare e presentare le tendenze attuali nel fotogiornalismo, nelle belle arti e nella fotografia commerciale. Per la prima volta nella storia dei premi, una fotografa tedesca, Candida Höfer – tra le fotografe contemporanee più note al mondo -, ha ricevuto il premio “Outstanding Contribution to Photography”. Tra i vincitori, anche alcuni italiani e scatti dall’Italia. Le opere vincitrici del fotografo italiano Gianmaria Gava ritraggono alcune forme archetipiche architettoniche in bianco e nero: “immaginandoli privi dei loro elementi funzionali, gli edifici appaiono come pure forme geometriche, apparentemente inabitabili”. Il fine è allora quello di riflettere sulla funzione e l’accessibilità dell’architettura nello spazio pubblico e privato.
Una miscela di leggerezza e profondità
Ci sono foto che fanno immergere in paesaggi naturalistici o nel loro depauperamento a seguito di disastri ambientali. Altre raccontano storie o scene di vita quotidiana. Altre ancora creano le proprie forme di ricordo fotografico: così Edgar Martins nelle sue composizioni riporta degli oggetti in filigrana su sfondo scuro, apparentemente astratti, che si rivelano essere ad un esame più attento fogli di carta piegati o arrotolati. Scopriamo che si tratta di lettere d’addio di persone che si sono tolte la vita; Martins ha vinto il primo premio di nature morte in questa serie, una delle dieci categorie per fotografi professionisti e dilettanti. Mohd Samsul Mohd Said invece ci porta all’interno del campo Balukhali in Bangladesh. Conosciamo poi la squadra di baseball di ciechi a Roma, il cui unico scopo è quello di giocare per diventare campioni italiani e correre a tutta velocità vincendo la paura. Arriviamo sino in Iran, durante i campionati di nuoto di bambini disabili. Poi ancora una sovrapposizione di due foto a confronto: lo scatto di una ragazza ritratta nella stessa posa e negli stessi abiti della foto della madre deceduta, dell’epoca di quando aveva vent’anni. Ogni immagine emana potere e soprattutto umanità nella sua bellezza.
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Le altre mostre alla Willy-Brandt-Haus di Berlino
Oltre alla mostra del concorso dei Sony World Photography Awards, la Willy-Brandt-Haus festeggia il centenario del Premio Nobel per la pace Nelson Mandela, con una personale in suo onore. Sono esposte le fotografie dei fotografi Jürgen Schadeberg e Louise Gubb, ripercorrendo i momenti salienti della sua carriera politica e privata.
Sony World Photography Awards 2018 – Mostra
fino al 9 settembre 2018
presso la Willy Brandt Haus
Stresemannstraße 28, 10963 Berlin
dal lunedì alla domenica, dalle 12 alle 18
ingresso gratuito
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