Italiani all’estero, al via il concorso del Ministero degli Esteri per i ricercatori e gli scienziati “più innovativi”
L’Italia premia le idee dei suoi connazionali sviluppate all’estero con il riconoscimento “L’innovazione che parla italiano”
Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha deciso di continuare l’esperienza dello scorso anno e indire la seconda edizione del Premio “L’innovazione che parla italiano”. Il premio si prefigge di riconoscere l’alto valore innovativo delle startup tecnologiche che operano all’estero fondate da cittadini italiani. Accanto al Ministero, a promuovere l’iniziativa ci sono la Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese, e PNICube e l’Associazione Italiana degli Incubatori Universitari e delle Business Plan Competition accademiche locali
La seconda edizione del premio “L’innovazione che parla italiano”
Il premio, come spiegato dal Ministero, è volto a celebrare l’innovazione, la ricerca, la passione per l’imprenditoria e le nuove idee. Il premio si articola in due categorie, ricercatori e scienziati, che hanno fornito un contributo all’estero per la promozione della scienza e della tecnologia e i fondatori di start-up tecnologiche che operano all’estero. I vincitori saranno premiati nel corso della prossima edizione 2019 della Conferenza degli Addetti Scientifici in servizio presso le Ambasciate italiane nel mondo con una medaglia e un diploma del MAECI, alla presenza del Ministro degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale e del Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Le candidature dovranno essere presentate entro il 10 febbraio 2019 attraverso le modalità indicate nei link sottostanti: • Ricercatori – Italian Bilateral Scientific Cooperation Award • Start up – L’innovazione che parla italiano. L’invito a presentare candidature è rivolto a soci fondatori di startup che operino in uno dei seguenti Paesi: Argentina, Australia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Cina, Rep. di Corea, Danimarca, Egitto, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Giordania, Gran Bretagna, India, Israele, Lituania, Messico, Paesi Bassi, Portogallo, Russia, Serbia, Singapore, Spagna, Sud Africa, Svezia, Svizzera, USA, e Vietnam.
Il premio “L’innovazione che parla italiano”
Il premio “L’innovazione che parla italiano consisterà in una medaglia e in un diploma del Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, verrà conferito alla Startup vincitrice in occasione della prossima edizione della Conferenza degli Addetti Scientifici 2019 alla presenza del Ministro degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale e del Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca.
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I requisiti generici di ammissione
Possono candidarsi al Premio soci fondatori di startup tecnologiche che siano in possesso di entrambi i seguenti requisiti generici alla data di scadenza del presente bando:
- essere di cittadinanza italiana;
- essere socio fondatore o co-fondatore di una startup innovativa e con significativa caratterizzazione tecnologica, fondata in uno dei Paesi riportati al par. 1.
I candidati devono essere in possesso di un titolo di studio di livello universitario, e aver seguito almeno parte del proprio percorso di studi (universitari o post-universitari) in Italia.
Il modulo e la Modalità di presentazione delle domande
Per ricevere maggiori informazioni e scaricare il modulo da allegare per la presentazione della domanda cliccate qui. Le domande devono essere inviate in unico file pdf (nominandolo secondo il formato “COGNOME_ NOME_SUT.pdf”), entro e non oltre il 10 febbraio 2019 indicando quale oggetto “Partecipazione Premio “L’innovazione che parla italiano”, al seguente indirizzo di posta elettronica: commerciale.berlino@esteri.it.
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Immagine: © Pixabay cc0