Il governo israeliano ha chiesto davvero alla Merkel di non dare più soldi al Museo ebraico
Il Governo israeliano ha inviato una lettera ufficiale alla cancelliera Angela Merkel chiedendo di fermare i finanziamenti al Museo ebraico di Berlino
Una richiesta esplicita quella del Governo israeliano nei confronti della cancelliera tedesca Angela Merkel. Fermare i finanziamenti del governo tedesco previsti per il Museo ebraico di Berlino in occasione della mostra che riflette la versione palestinese-musulmana su Gerusalemme. L’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha rilasciato una dichiarazione ufficiale, nella quale viene richiesto ai vari leder mondiali di bloccare i finanziamenti alle ONG israeliane e palestinesi, che ritraggono soldati israeliani come criminali di guerra, sostengono il terrorismo palestinese e chiedono il boicottaggio dello Stato di Israele. Fa discutere il modo in cui le lettere sono state recapitate all’ufficio della Merkel e al Ministero federale tedesco per la cooperazione e lo sviluppo economico. Secondo prassi queste comunicazioni devono essere rivolte all’ambasciata, in questo caso quella israeliana, per poi essere inoltrate agli uffici del Governo.
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Oltre al Museo ebraico, la lettera cita circa 12 ONG coinvolte nella propaganda anti-israeliana
Non solo il Museo ebraico dunque. In totale sono circa 12 le organizzazioni che Israele chiede di non finanziare più perché antagoniste del governo Israeliano e perché sostenitrici della campagna Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS). Tra le più importanti ONG coinvolte ricordiamo: Le donne fanno la pace; Bread for the world; Action Medeor; the Catholic Relief Services; e la rivista israeliana +972, che accusa Israele di avere un regime di apartheid ed è sostenuto dalla Fondazione Heinrich Böll. Ma anche la Berlinale, cioè “ll Festival internazionale del cinema di Berlino”, che presumibilmente ospiterà i sostenitori del BDS in una delle sue serate.
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Le dichiarazioni del Museo ebraico e del Governo tedesco
E’ stato un portavoce del Governo tedesco a far chiarezza su quanto riguarda il blocco dei finanziamenti alle ONG interessate, dichiarando che Israele e la Germania avevano già discusso riguardo al finanziamento statale e che si era trovato un accordo. Queste le parole invece di uno dei responsabili del museo ebraico: «crediamo che un dialogo aperto su questioni controverse sia cruciale per consentire ai visitatori del museo di formarsi la propria posizione in merito e giudicarlo da soli». La risposta dei diretti interessati è dunque chiara e, ad oggi, non sembra che ci sia la volontà di indietreggiare o rivedere accordi presi in passato.
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Immagine di copertina: © Israele edu_castro27 CC0