2016: per il sindaco di Berlino sarà un anno durissimo
É stato l’uomo chiamato a sostituire Klaus Wowereit dopo le critiche per i ritardi e l’aumento esponenziale dei costi del futuro aeroporto Berlin-Brandenburg l’11 dicembre 2014. Rappresentante del SPD e berlinese di nascita, Michael Müller, attuale sindaco della capitale tedesca, si troverà ad affrontare diverse sfide nell’anno che si è appena aperto e che il Berliner Morgenpost ha così riassunto:
1. Organizzare la sistemazione dei rifugiati creando un maggior numero di alloggi;
2. Aumentare e favorire le possibilità di integrazione per i rifugiati;
3. Accelerare l’edificazione di nuovi alloggi economici;
4. Mobilitazione di maggior personale per l’amministrazione e le procedure burocratiche;
5. Raggiungimento di un tasso di disoccupazione inferiore al 10%;
6. Inaugurazione dell’aeroporto Berlin-Brandenburg nel 2017.
Con 250 profughi che arrivano mediamente ogni giorno a Berlino, pare ovvio che il maggior problema per il sindaco Müller non possa che essere la gestione di un continuo flusso migratorio che non sembra destinato a scemare: alla nota situazione di estrema instabilità politica in Medio Oriente, si è aggiunto recentemente lo scontro tra Arabia Saudita ed Iran, fomentato dal conflitto religioso tra sunniti e sciiti e il desiderio di supremazia nella regione del Golfo da parte di entrambi i Paesi.
Il fatto che, come ha dichiarato lo stesso sindaco, il 50% dei dibattiti nel Senato della capitale verta sulla tematica dei migranti non è che la conferma della complessità e della gravità del problema, tanto da spingere Müller a evidenziare che anche una città come Berlino non abbia una capacità illimitata in termini di alloggi o di posti di lavoro disponibili (al contrario, con un tasso del 10.1%, Berlino è fra le peggiori città tedesche per disoccupazione, preceduta solamente da Brema e dalla regione Mecklenburg-Vorpommern. Qui i dati completi): per ora la soluzione più concreta ed immediata pare essere la confisca di hotel vuoti, ma la necessità di costruire ulteriori alloggi è sempre più stringente considerato un numero di circa 7000 rifugiati attualmente sistemati in hangar e palestre.
L’altro argomento su cui l’attuale sindaco si gioca tutta la sua credibilità, e costato caro al suo predecessore, è l’inaugurazione del nuovo aeroporto Berlin-Brandeburg, intitolato all’ex cancelliere Willy Brandt.Per capire la dimensione del problema, basti pensare che il progetto di un unico aeroporto per Berlino venne annunciato vent’anni fa, nel lontano 1996, con data di apertura prevista nel 2007 (per maggiori dettagli, vi riproponiamo questo nostro reportage).
Sono passati nove anni, e tra date annunciate e poi smentite da continue interruzioni dei lavori, con un costo giornaliero che si avvicina ad un milione e mezzo di euro (per maggiori dettagli, visita http://www.flughafen-berlin-kosten.de/), l’inaugurazione nel 2017 sembra essere fortemente in bilico, dando un’occhiata alla check-list proposta qui dal Berliner Morgenpost: dei lavori previsti solo per il 2015 più della metà non è stata terminata. Appuntamento rimandato al 2018?