L’esposizione del World Press Photo 2017 arriva anche a Berlino.
Si tratta del premio di fotogiornalismo più ambito al mondo, assegnato annualmente dalla Word Press Photo Foundation con lo scopo di aumentare gli standard professionali nel campo e rendere l’informazione libera da restrizioni e compromessi. La giuria seleziona i vincitori tra più di 80.000 foto di 5.000 fotografi provenienti da 125 Paesi. I premi vengono assegnati per 8 categorie a 41 fotografi di 21 Paesi diversi. Le foto vincitrici vengono esposte nel quadro di una mostra itinerante ad ingresso gratuito (da Amsterdam si sposta in 45 Paesi) che farà tappa nella capitale tedesca dal 2 al 25 giugno al Willy-Brand-Haus.
Il vincitore
Il vincitore del premio principale del concorso Foto dell’Anno 2017 (World Press Photo of the Year) è Burhan Ozbilici, reporter turco. La sua foto ritrae il momento dell’attentato all’ambasciatore russo, Andrej Karlov, in una galleria d’arte di Ankara nel dicembre 2016. L’attentatore, il poliziotto turco Mevlüt Mert Altıntaş, intendeva protestare contro l’intervento russo nel conflitto siriano. Mary F. Calvert, membro della giuria, ha motivato il premio con le seguente parole: «Una foto esplosiva, che fissa l’odio del nostro tempo».
© Burhan Ozbilici
La fondazione
Costituita nel 1955 da un gruppo di fotografi olandesi, la fondazione World Press Photo aveva originariamente lo scopo di proiettare la fotografia giornalistica olandese in una dimensione internazionale. A partire dagli anni ’80 la fondazione si è data una struttura stabile e ha iniziato a ricevere consistenti sponsorizzazioni che le hanno permesso di ampliare il proprio prestigio e diventare il principale punto di riferimento mondiale nel campo del fotogiornalismo. Tra le foto più famose premiate negli anni, ricordiamo quella della bambina in fuga da un attacco napalm in Vietnam scattata nel 1973 da Nick Ut e l’immolazione di un monaco buddista fotografata nel 1963 da Malcolm Browne.
Inaugurazione 1 giugno 2017, 19:30-23:00 – Evento Facebook
Esposizione dal 2 al 25 giugno 2017
Willy-Brandt-Haus, Stresemannstraße 28, Berlino
Tel. +49 30 2599 3785
ingresso gratuito
Le altre foto premiate dal World Press Photo Award 2017
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Categoria “Temi contemporanei”, sezione “Scatti singoli”, primo premio
Taking a Stand in Baton Rouge (Prendere una posizione a Baton Rouge). Iesha Evans, 27 anni, protesta contro le violenze commesse dalla polizia americana nei confronti della popolazione nera. Baton Rouge, Louisiana, USA. Luglio 2016 © Jonathan Bachman
Categoria “Temi contemporanei”, sezione “Storie”, primo premio
Standing Rock (Roccia inamovibile). Questo reportage di Amber Bracken racconta le proteste dei nativi americani Sioux contro la Dakota Access Pipeline. Si tratta di un lunghissimo oleodotto che, nelle intenzioni dei costruttori, avrebbe dovuto passare sotto il fiume Missouri, la principale fonte d’acqua potabile della riserva indiana. Potete trovare le altre foto del reportage a questo indirizzo. Dicembre 2016 © Amber Bracken
Categoria “Vita quotidiana”, sezione “Scatti singoli”, primo premio
The Silent Victims of a Forgotten War (Le vittime silenziose di una guerra dimenticata). Najiba tiene fra le braccia il nipote Shabir, ferito in un’esplosione a Kabul nel marzo 2016. Anche se la guerra in Afghanistan si è formalmente conclusa, nella regione è ancora in corso un conflitto che vede schierati, su fronti opposti, l’esercito afghano e i ribelli talebani. I dati delle Nazioni Unite riportano un totale di 2589 bambini feriti e 923 morti nel solo 2016. © Paula Bronstein
Categoria “Vita quotidiana”, sezione “Storie”, primo premio
Cuba on the Edge of Change (Cuba sull’orlo del cambiamento). Foto di vita quotidiana a Cuba nei mesi successivi alla morte di Fidel Castro, avvenuta il 26 novembre 2016. Il titolo del reportage vuole alludere alla probabile apertura di una nuova stagione politica per il Paese. Per visualizzare gli altri scatti, cliccare qui. Gennaio 2016, © Tomás Munita
Categoria “News”, sezione “Scatti singoli”, primo premio
Offensive on Mosul (Offensiva su Mosul). Una bambina scappa in strada mentre un battaglione delle Forze Speciali Irachene ispeziona alcune case a Gogjali, un sobborgo di Mosul, nel corso di un’offensiva sulla città. Mosul era l’ultima fortezza dello Stato Islamico (IS) nel novembre 2016. È stata ricatturata dal gruppo estremista pochi giorni dopo. © Laurent Van der Stockt
Categoria “News”, Sezione “Storie”, primo premio
They are Slaughtering Us like Animals (Ci stanno uccidendo come bestie). Il padre della bambina ritratta nella foto è stato rapito e ucciso da ignoti. Bolasa – questo è il nome dell’uomo – era coinvolto nella rete del traffico di droga, ma ad ucciderlo potrebbe essere stata la polizia: in seguito alla campagna anti-criminalità promossa dal Presidente delle Filippine Rodrigo Duterte, è iniziata un’offensiva su larga scala contro i narcotrafficanti che non disdegna l’impiego di mezzi illegali come il rapimento e la tortura. Qui le altre foto. Ottobre 2016, © Daniel Berehulak
Categoria “Progetti a lungo termine”, sezione “Storie”, primo premio
Black Days of Ukraine (I giorni neri dell’Ucraina). Il progetto, iniziato nell’estate 2014, racconta la crisi ucraina dal punto di vista dei civili coinvolti nel conflitto. In particolare, le foto sono state scattate nella regione filorussa di Donetsk e Luhansk, due autoproclamate “Repubbliche del Popolo” che hanno subito la reazione armata dei separatisti ucraini nella primavera del 2014. Qui le altre foto. © Valery Melnikov
Categoria “Natura”, sezione “Scatti singoli”, primo premio
Caretta Caretta Trapped (Caretta Caretta intrappolata). Questa specie di testuggine è considerata a rischio di estinzione dall’International Union for Conservation of Nature. L’esemplare fotografato è rimasto intrappolato in una rete da pesca, una delle principali cause di rischio individuate dall’associazione sopracitata. Giugno 2016, © Francis Pérez
Categoria “Natura”, sezione “Storie”, primo premio
Rhyno Wars (Le guerre dei rinoceronti). Un rinoceronte è stato trovato morto nella riserva di caccia di Hluhluwe Umfolozi. Alcuni bracconieri, probabilmente abitanti di un villaggio nelle vicinanze, sono penetrati nel parco e si sono impossessati del corno dell’animale dopo averlo ucciso con un fucile da caccia. La specie, pur non essendo a rischio di estinzione, è sempre più minacciata dalla domanda crescente della polvere che si estrae dal corno. Questa è molto richiesta soprattutto in Asia, in quanto viene utilizzata nella medicina tradizionale. Per le altre foto, cliccare qui. Sudafrica, Maggio 2016, © Brent Stirton
Categoria “Persone”, sezione “Scatti singoli”, primo premio
What ISIS Left Behind (Cosa si è lasciato dietro le spalle l’ISIS): Maha (5 anni) viene consolata dalla madre nel campo profughi di Debaga nell’Iraq settentrionale. Settembre 2016, © Magnus Wennman
Categoria “Persone”, sezione “Storie”, primo premio
Aenikkaeng. Giovani maya coreani si divertono in piscina in occasione del 90esimo compleanno del parente Joaquin Poot Lee. Settembre 2016, © Michael Vince Kim
Categoria “Sport”, sezione “Scatti singoli”, primo premio
Grand National Steeplechase. La cavallerizza Nina Carberry cade da cavallo (Sir Des Champs – a sinistra) alla barriera The Chair in occasione della competizione a ostacoli nazionale Aintree Racecourse a Liverpool, Gran Bretagna. © Tom Jenkins
Categoria “Sport”, sezione “Storie”, primo premio
Boys Will Be Boys (I ragazzi resteranno ragazzi). Danny Perez (in piedi), giocatore del Muddy York Rugby Football Club, e il suo partner Jonathan Buckley abbracciati sul balcone del proprio appartamento a Toronto, Canada. © Giovanni Capriotti
Categoria “Spot News”, sezione “Scatti singoli”, primo premio
Pakistan Bomb Blast (Esplosione in Pakistan). Sopravvissuti e astanti aiutano i feriti di un attentato suicida all’ospedale civile di Quetta, Balochistan (Pakistan) nell’agosto 2016. © Jamal Taraqai
Categoria “Spot News”, sezione “Storie”, primo premio
An Assassination in Turkey (Un assassinio in Turchia). L’ambasciatore russo in Turchia, Andrej Karlov, parla in una galleria d’arte di Ankara prima di venire ucciso da un attentatore © Burhan Ozbilici
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Foto di copertina: Taking a Stand in Baton Rouge (Prendere una posizione a Baton Rouge). Iesha Evans, 27 anni, protesta contro le violenze commesse dalla polizia americana nei confronti della popolazione nera. Baton Rouge, Louisiana, USA. Luglio 2016 © Jonathan Bachman