cc0 mafia Nando Dalla Chiesa

La Germania ha ancora molta paura della ‘ndrangheta

I risultati dopo un’interrogazione parlamentare dei Verdi

Dopo la recente interrogazione presentata da alcuni parlamentari dei Verdi al Bundestag, il governo tedesco ha dichiarato che la ‘ndrangheta è il gruppo criminale che conta più esponenti in Germania. Come riportato dalla Frankfurtel Allgemeine Zeitung, nel territorio tedesco l’organizzazione calabrese sarebbe presente con una fitta rete che conta dagli 800 ai 1000 affiliati attivi in circa 20 basi. La forte presenza della ‘ndrangheta in Germania non è una novità. Già nel 2012 il capo della polizia tedesca, Jörg Ziercke, aveva dichiarato che «la metà dei gruppi criminali identificati in Germania appartengono alla ‘ndrangheta che è inoltre il maggiore sin dagli anni Ottanta». Irene Mihalic, parlamentare dei Verdi, ha dichiarato che la presenza della ‘ndrangheta in Germania «è un enorme rischio per la sicurezza nazionale, un campo oscuro che deve essere illuminato. I gruppi della mafia italiana devono essere considerati le organizzazioni criminali più influenti in Germania».

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La ‘ndrangheta in Germania

L’organizzazione criminale calabrese comincia a mettere radici in Germania sin dagli anni’50, soprattutto nel Land della Renania Settentrionale-Vestfalia. La loro attività principale, inizialmente, è lo spaccio di droga, fatta arrivare direttamente dal Sud-America. Secondo un’inchiesta della Berliner Zeitung, ben presto la ‘ndrangheta avrebbe comprato numerose pacchetti azionari di società energetiche come la russa Gazprom. Negli anni’80, i membri della ‘ndrangheta videro un grande introito di denaro attraverso la falsificazione di marchi tedeschi. Negli anni, secondo il Bundesnachrichtendienst, cioè il servizio segreto tedesco, l’organizzazione calabrese avrebbe acquisito sempre più potere, infiltrandosi e influenzando gli amministratori pubblici e arrivando, addirittura, ai membri del Parlamento. Il crimine più eclatante di cui si è macchiata la ‘ndrangheta in Germania è stata sicuramente la strage di Duisburg avvenuta nel 2007. Nella notte di ferragosto sei italiani, di età compresa tra i 16 e i 39 anni, vennero freddati davanti al ristorante italiano Da Bruno, vicino alla stazione centrale della città. A seguito di questo sconcertante episodio, una delle esecuzioni più feroci commesse dalla ‘ndrangheta fuori dall’Italia, è nata l’associazione Mafia! Nein Danke!. Nonostante numerose blitz della polizia tedesca, come l’operazione Stige o European ‘ndrangheta Connection, per fermare l’espansione delle attività della ‘ndrangheta, l’associazione criminale continua comunque ad acquistare sempre più poteri e nuovi affiliati.

La ‘ndrangheta non è l’unica organizzazione criminale presente in Germania

I servizi segreti tedeschi hanno dichiarato che non solo la ‘ndrangheta si è infiltrata in Germania. Cosa Nostra, la mafia siciliana, sarebbe rappresentata da 123 membri. La Camorra campana conterebbe 94 affiliati, mentre la Sacra Corona Unita pugliese avrebbe 18 membri in Germania. Secondo il ministero degli interni tedesco, rispetto ad altri gruppi di criminalità organizzata, come la mafia russa, le organizzazioni italiane sono estremamente pericolose perché «hanno un grado elevato di organizzazione e professionalizzazione». Sempre secondo il ministero, i gruppi criminali italiani hanno, nel corso degli anni, diminuito gli atti di violenza per camuffare le loro attività criminali e non attirare troppo l’attenzione delle forze dell’ordine, acquisendo sempre più potere in campo economico e politico. L’associazione Mafia! Nein Danke!, dopo le dichiarazioni del governo tedesco, ha dichiarato che «lo Stato sta portando avanti una dura battaglia contro i clan criminali arabi. Ci vorrebbe uno sforzo simile anche per combattere le organizzazioni mafiose italiane».

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Immagine di copertina da Pixabay CC0