Villa Lattes, la villa veneta che rivive sulle note dei carillon più rari d’Europa
Una villa veneta ospita una collezione rara e preziosa di automi, carillon, armonium e molto altro. Si tratta di Villa Lattes a Treviso: un piccolo museo tutto dedicato alla riproduzione meccanica della musica.
Nel comune di Istrana – Treviso – sorge una villa che ha più di 300 anni e che oggi ospita una tra le più preziose collezioni di carrilon e non solo. In esposizione ci sono pezzi unici risalenti al XVIII e al XX e provenienti da Italia, Francia, Germania e Svizzera.
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Un museo unico sulle note dei più rari e stupefacenti carillon e automi d’Europa
Sarà una combinazione musicale sulle note dei più rari e stupefacenti carillon ed automi europei risalenti a Sette, Otto e Novecento, ad aprire le porte di Villa Lattes il prossimo 1 maggio. Si tratta di una villa veneta settecentesca situata nel comune di Istrana e appartenuta all’avvocato e collezionista Bruno Lattes (Treviso, 1876 – 1953). La dimora, che si inserisce a pieno titolo in un patrimonio architettonico, storico e artistico unico al mondo, si trova ad appena una decina di chilometri dal capoluogo trevigiano ed è stata oggetto di un lungo ed accurato restauro, che ne ha restituito il fascino e la maestosità originali. All’interno sono stati ricostruiti gli ambienti della casa così come idealmente voluta e vissuta dal Lattes ed è stata curata l’esposizione di una selezione degli automi più pregevoli e rari fra quelli da lui collezionati. In mostra ci sarà una raccolta di 27 pezzi che contempla tutti gli aspetti della riproduzione meccanica della musica, dal carillon alla “monferrina”, all’armonium. Simbolo del neonato museo è Il tamburino, un automa della seconda metà del Settecento appartenente alla milizia Veneziana: si tratta di un pezzo artigianale unico al mondo. Tra i meccanismi più rari ed interessanti, che si potranno ammirare accanto a Il tamburino, si annoverano: la Bambola che si incipria, che graziosa ed elegante alterna il gesto di portare al viso il piumino e lo specchio, L’uccellino in gabbia, datato attorno al 1880 e riconducibile alle officine francesi Bontemps, La pianista, realizzata in Germania tra il 1870 e il 1880, Il pagliaccio che suona l’arpa, un giocattolo del Novecento.
Un museo unico in una villa unica
Villa Lattes si trova nel comune di Istrana e venne edificata nel 1715. Deve il suo nome a Bruno Lattes, civilista e inguaribilie collezionista trevigiano. Si tratta di un palazzo dall’ architettura singolare che sotto il profilo stilistico-architettonico si inserisce nella tradizione veneta. Le citazioni palladiane sono ben riconoscibili, ma sono presenti anche influenze del Barocco e del Barocchetto, che si colgono nell’incurvarsi delle barchesse in un accenno di abbraccio attorno al giardino meridionale. La villa fu acquistata nel 1842 da Abramo Bruno Lattes, patriarca di una benestante famiglia israelita dell’Ottocento insediata a Treviso e nonno dell’avvocato Bruno Lattes, che ne fu ultimo proprietario fino alla morte nel 1953, quando dispose che la villa restasse al Comune di Treviso. Villa Lattes è stata infine acquistata nel 2004 dal Comune di Istrana, che nel 2013 ha avviato il restauro. La collezione di Bruno Lattes, grazie alla quale è stato possibile l’allestimento del museo, è tra le più ricche d’Europa. Lo stesso Lattes, nella sua autobiografia dal titolo Memorie di un avvocato ottimista, racconta la sua passione per il collezionismo e descrive il desiderio di voler raccogliere quanto di gioioso e burlesco avesse allietato la sua vita e di voler omettere quanto fosse stato doloroso e infausto.
Villa Lattes
Via Nazario Sauro, 50, 31036 Istrana TV
aperto dal primo maggio 2018
Biglietti e convenzioni: ingresso euro 5, ridotti e residenti nel Comune di Istrana euro 3
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