Un documento della CIA parla di Hitler vivo in Sud America, ma in pochi l’hanno letto bene
“Adolf Hitler vivo in Sud America dopo la guerra.” È la notizia riportata da molti media internazionali, anche se si tratta di una notizia data male
La fine di Hitler ha sempre suscitato dei dubbi. Negli ultimi giorni la Cia Records Search Tools (CREST) ha desecretato dei file rendendoli noti. Tra questi è emerso un documento riguardante la figura di Adolf Hitler, che pone ulteriori dubbi sulla sua morte e potrebbe riscrivere la storia secondo alcuni. Il documento che risale al 3 ottobre 1955 è avvalorato da una foto raffigurante il dittatore nazista. Però, leggendo bene il documento si capisce perfettamente che la notizia non è attendibile, come riportato sul blog di Paolo Attivissimo.
La morte del dittatore nazista
Adolf Hitler, secondo quanto riportato dalle forze russe, che entrarono a Berlino nel 1945, morì suicida insieme alla moglie Eva Braun nel bunker a Berlino. La morte avvenne con un colpo di pistola e con l’assunzione di cianuro. Secondo le istruzioni date dallo stesso Hitler, i resti vennero dati alle fiamme nel giardino della cancelleria del Reich.
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Il file desecretato dalla CIA e la clamorosa notizia
Secondo quanto riportato da alcune testate giornalistiche, il Führer non sarebbe morto suicida il 30 aprile 1945 nel suo bunker a Berlino. Bensì sarebbe sopravvissuto scappando in Sud America. Questa notizia sarebbe contenuta nel documento desecretato dalla Cia, corredato anche da una foto come prova. Gli Stati Uniti, quindi, sarebbero stati a conoscenza della fuga di Hitler sin dal 1955, anno in cui risale la documentazione fornita dall’agente Cimleody-3. In molti hanno riportato la notizia sostenendo che: l’agente della CIA, il 29 settembre 1955, venne a conoscenza tramite un informatore del fatto che un ufficiale delle SS affermava di avere avuto contatti con Hitler in Colombia e che il Führer si sarebbe poi trasferito in Argentina, fornendo anche una foto. Ma leggendo attentamente il documento, si capisce che la dichiarazione si basa sulle parole di Philip Citroen, comproprietario del Maracaibo Times, che afferma di avere visto in Colombia uno che somigliava molto a Hitler e diceva di essere lui.
I dubbi
Nonostante quanto riportato dall’Ansa, il documento in questione non può essere considerata una prova, è un’informazione raccolta in via “confidenziale” e proprio dalla Cia viene definita “una evidente fantasia”. Altri dubbi nascono riguardo al fatto che Hitler non aveva cambiato nome nel 1954, e nella didscalia della foto si legge: “Adolf Schrittelmayar, Tunga, Colombia, America del Sud, 1954”. Altro punto è l’aspetto fisico di Hitler. A distanza di anni nella foto che risale al 1954, quasi 10 anni dopo la sua morte, appare uguale agli anni in cui era al potere, anzi il suo aspetto sembra addirittura più giovane del 1945. Il caso sulla morte di Hitler suscita sempre molto interesse, fino ad alimentare false notizie.
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Foto di copertina: © Roto3’14, Adolf Hitler 45, CC BY-SA 4.0
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