3,5 metri di statua di bronzo davanti ad Hauptbahnhof. Berlino celebra l’arte del toscano Talani
Giampaolo Talani, 60 anni quest’anno, è nato a San Vincenzo, località balneare a sud di Livorno, dove vive e lavora ancora oggi. Fin da sempre appassionato di arte, ha studiato prima al Liceo Artistico, poi all’Accademia delle Belle Arti di Firenze, città che ha riconosciuto più volte il suo valore. D’estate però lavorava come bagnino nello stabilimento di famiglia, il Bagno Venere, che tuttora gestisce: una vita singolare divisa tra mare e arte che è stata raccontata anche nella monografia Alla faccia del bagnino di Francesco Fettuccia, uscita nel 2010. Mercoledì viene installata a Berlino, proprio di fronte alla stazione centrale Hauptbahnhof, una sua scultura monumentale. Domenica scorsa presso il ristorante Bacco, una versione in miniatura di quest’opera è stata invece consegnata come Giovane Berlinese dell’anno – Premio Massimo Mannozzi – al giornalista e scrittore Emilio Esbardo. Talani naturalmente era presente e ci ha spiegato come la sua arte sia arrivata fino a Berlino.
L’importanza del mare. Da persona nata e cresciuta in una città di mare, questo elemento naturale non poteva che segnare a fondo l’animo e la sensibilità artistica di Talani. “Il mare è tutto, è espressività, autoritratto, è il motore che dà il via all’istinto artistico. L’ambiente in cui cresciamo è essenziale: non c’è da sorprendersi che i popoli nordici siano più cupi, loro non hanno a disposizione il calore e la luce con i quali noi abbiamo la possibilità di crescere. È naturale quindi che l’ambiente coni caratteri diversi e il mare ha coniato il mio.”
Scultore per caso. Talani nasce come pittore, specializzato nella tecnica dell’affresco, della quale si definisce oggi uno dei maggiori esponenti italiani, non per vanto ma perché gli artisti che si cimentano con questa tecnica sarebbero ormai veramente pochi: “non è certo un vanto personale, ma piuttosto un disonore culturale che questa tecnica su cui si basa gran parte della nostra storia artistica oggi sia dimenticata”. A soli 24 anni affresca l’interno della Chiesa della sua città e Papa Wojtyla, apprezzando la sua opera, gli chiede di dipingere la parete esterna del Palazzo Vescovile di Massa Marittima, in provincia di Grosseto. Allo stesso modo gli Uffizi di Firenze, circa 10 anni fa, gli chiedono di realizzare una scultura da ospitare nella loro Loggia per corredare la mostra di suoi dipinti tenuta nella Galleria. Talani accetta la sifda e realizza la sua prima opera in bronzo, che gli varrà la richiesta di nuovi lavori, tra cui uno realizzato per il Quirinale per i 150 anni di Unità d’Italia, uno nel 2010 per la sua San Vincenzo (Marinaio, una figura umana con le braccia conserte che guarda il mare) e uno nel 2014 per l’Isola del Giglio come ricordo della tragedia della nave Costa Concordia. Ma Talani non perde il suo animo da pittore: “Uno scultore pensa per volumi, luci e ombre, un pittore per immagini e colori. Io penso da pittore.”
Il rapporto con Berlino. Talani definisce Berlino una città “accogliente”. La sua avventura nella capitale tedesca inizia con una mostra di suoi dipinti all’Istituto italiano di cultura, poi con una presso la galleria Lacke&Farben. E continua con riconoscimenti sempre maggiori: “Nel 2009, per aprire le celebrazioni dei 20 anni dalla caduta del Muro mi hanno chiesto di trasportare a Berlino l’installazione di ombrelloni (sì, proprio quelli del bagno Venere) che analogamente avevo fatto in Piazza della Signoria a Firenze. La mostra si chiamava Berlino oltre il muro. Gli ombrelli della libertà. E sempre da Firenze, dall’enorme affresco realizzato nel 2013 sulla parete della Stazione Santa Maria Novella, arriva una nuova commissione berlinese: uno di quei signori con la cravatta al vento e la valigetta in mano dovrebbe staccarsi dal dipinto e diventare un’opera autonoma, una scultura questa volta, perché di nuovo una statua risulta essere più comoda per essere collocata esternamente senza troppi lavori di manutenzione. Nasce così Partenza, un’altra figura umana con i lineamenti abbozzati, lo sguardo fisso in avanti e i capelli al vento. “Partenza è perfetta per essere installata a Berlino, perché ne è simbolo: Berlino è una città in continuo cambiamento, in viaggio verso una nuova sé, è una città con la valigia in mano. Accogliendo questa scultura Berlino accoglie la Toscana e l’Italia, dimostrando che per quanto riguarda l’arte, la Germania ancora ci rispetta.” Ma sull’accoglienza dell’arte Berlino non dovrebbe esagerare. Riguardo tutte le forme di arte contemporanea presente nella capitale tedesca, Talani si esprime: “La libertà è bella ma quando è troppa fa male. Così l’arte contemporanea è bella finché è fatta con la ragione. Oggi si parla tanto di arte concettuale. Ma cosa significa concettuale? La Pietà di Michelangelo è l’opera più concettuale che possa esistere. Se l’arte contemporanea mantiene questa stratificazione onesta va bene, se invece diventa solo un abbaglio per guadagnare soldi e visibilità, è un inganno contro l’artista vero.”
Partenza verrà innalzata di fronte la stazione di Hauptbahnhof, nello spiazzo tra la stazione e il fiume, l’indirizzo preciso è Washington Platz, mercoledí 25 febbraio alle ore 11.