Simboli di Berlino, Potsdamer Platz 1990 ed oggi in 100 secondi di video

“Dov’è la mia Potsdamer Platz?” si chiedeva il vecchio con il bastone di Il cielo sopra Berlino (1987). La piazza che negli anni ’20 e ’30 era stato il centro pulsante dei divertimenti e della vita culturale della città era stata completamente sventrata dalla guerra prima e dal muro poi, facendole assumere l’aspetto di un campo di campagna abbandonato. Irriconoscibile era e irriconoscibile lo sarebbe ancora per quel vecchio. I lavori di modernizzazione negli anni ’90 progettati dal nostro Renzo Piano hanno dato un nuovo volto all’area, sicuramente più commerciale (a parte la Berlinale, che prima si svolgeva intorno al Ku’damm, nessun altro grande evento culturale vi è organizzato durante l’anno), ma ancora senza un quartiere intorno. Si va a Potsdamer Platz perché si deve andare lì, non ci si passa mai casualmente. Il fatto che l’ultimo centro commerciale inaugurato nelle sue vicinanze, il Mall of Berlin, si stia rivelando un flop tanto che clubber della città vorrebbero trasformarlo in una grossa discoteca techno (leggi qui) ne è l’ennesima prova.

Certo, il Sony Center realizzato da Helmut Jahn, l’edificio della Daimler dello stesso Piano o il palazzo di Potsdamer Platz n.1 di Hans Kollhoff sono opere affascinanti da un punto di vista architettonico, ma non sprizzano vita o almeno, non ancora.

Quello che segue è un video realizzato dalla Deutsche Welle che mette a confronto la piazza subito dopo la caduta del muro con la versione odierna. Dura poco e vale senz’altro una visione.

Photo: Potsdamer Platz © Dino Quinzani – CC BY SA 2.0

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