Il Sacrario Militare Germanico di Cassino: storia di un luogo dedicato alla memoria
In Italia c’è un luogo per commemorare i caduti tedeschi e austriaci della Seconda Guerra Mondiale: la storia e come visitare il Sacrario Militare Germanico di Cassino
Il 27 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria, si ricordano le vittime dell’Olocausto, compresi i milioni di ebrei sterminati e i tanti giovani caduti in battaglia, sia alleati che nemici. Tra questi, è doveroso commemorare i 20.187 soldati tedeschi e austriaci sepolti nel Sacrario Militare Germanico di Cassino, eretto dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.
Dopo la fine del conflitto, divenne necessario recuperare le salme dei soldati tedeschi e austriaci morti nell’Italia meridionale. Non furono inclusi i caduti in Sicilia, sepolti nel cimitero di Catania. La maggior parte di questi soldati perse la vita durante scontri decisivi come lo Sbarco di Salerno (9 settembre 1943) e la Battaglia di Cassino (1944), eventi chiave della campagna d’Italia. I soldati tedeschi tentarono di resistere per fermare l’avanzata degli Alleati, ma la loro linea difensiva cedette definitivamente nel maggio 1944.
L’accordo bilaterale tra Germania e Italia
Nel dicembre 1955, un accordo bilaterale tra lo Stato Tedesco e lo Stato Italiano sancì la costruzione di due cimiteri militari, uno a Catania e uno a Cassino, con la donazione dei terreni da parte dello Stato Italiano. La costruzione del Sacrario di Cassino, situato sul Colle Marino nella frazione di Caira, avvenne tra il 1959 e il 1964. Per realizzare il sacrario, molte abitazioni furono abbattute, e le spoglie di 20.187 soldati (di cui 3.100 anonimi) furono recuperate nell’Italia meridionale tra il 1959 e il 1960.
L’associazione umanitaria tedesca Volksbund Deutsche Kriegsgräberfürsorge e. V., istituita nel 1919 e con sede a Kassel, si occupò del recupero delle salme in 602 piccoli cimiteri e in numerose tombe sparse. In un lavoro durato cinque anni, l’associazione recuperò i corpi di soldati tedeschi in ventuno province italiane, spesso ricostruendone l’identità grazie alla collaborazione con le popolazioni locali. Il Deutsche Kriegsgräberstätte Cassino fu inaugurato il 4 maggio 1965.
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Architettura del Sacrario
Il sacrario fu progettato dall’architetto Robert Tischler, capo del Volksbund Deutsche Kriegsgräberfürsorge, e completato dal professor Offenberg. L’edificio d’ingresso, a forma di cubo, ospita la scultura Afflizione e conforto (Trauer und Trost). Le tombe sono disposte su campi terrazzati semiellittici che culminano in una croce. Su ogni croce sono riportati nomi, ranghi e dati anagrafici dei caduti. Sulla sommità del colle è stata eretta una croce di bronzo alta undici metri, mentre un’area è dedicata alle fosse comuni e una stanza senza soffitto rende omaggio ai soldati dispersi, con statue che evocano il lutto.
L’architetto Tischler progettò anche il Cimitero Militare Germanico di Quero (Belluno), costruito tra il 1936 e il 1939, noto come Totenburg, dove riposano 3.463 caduti della Prima Guerra Mondiale.
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Simboli e riconoscimenti
Paolo VI donò al Sacrario di Cassino delle lampade consacrate. Nel 2012 è stata aggiunta la scultura Fiamma della Pace, un simbolo di memoria e riflessione. L’opera vuole richiamare i valori di pace e riconciliazione tra i popoli, rendendo il sacrario non solo un luogo di commemorazione ma anche un monito per le generazioni future.
Il sacrario, con la sua atmosfera solenne, invita alla riflessione. La visita può essere abbinata a un itinerario che include l’Abbazia di Montecassino e la Montagna Spaccata di Gaeta, luoghi di grande valore storico e spirituale.
Le visite guidate al sacrario includono i tre chiostri di Montecassino, sono disponibili ogni giorno dalle 10:00 alle 15:00, e per gruppi di 50 persone il costo è di 140 euro.
Sacrario Militare Germanico di Cassino
Colle Marino, frazione di Caira, Cassino (FR), Lazio
Aperto tutti i giorni, dalle 10:00 alle 15:00
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Photo Cover: Di Ra Boe / Wikipedia, CC BY-SA 3.0 de