Polizia di Berlino: «Arrestato l’uomo sbagliato, killer in fuga e armato»
La polizia di Berlino teme di aver arrestato l’uomo sbagliato. Lo riportano Die Welt e Die Zeit dopo le parole del capo della polizia di Berlino, Klaus Kandt.
Le indicazioni fornite dal 23enne richiedente asilo pachistano, fermato dalle forze dell’ordine a due chilometri dal luogo della strage, sono state analizzate e sono ritenute veritiere. Durante l’interrogatorio il sospettato, arrivato in Germania nel dicembre 2015 e a Berlino nel febbraio 2016, aveva negato con forza di essere coinvolto nell’attentato. La polizia ha fatto sapere che l’autista polacco trovato morto sul sedile passeggeri è stato ucciso a colpi di arma da fuoco e coltellate, ma sul 23enne pachistano non sono state rinvenute tracce di sangue o di polvere da sparo. La procura di Stato non esclude ancora che il fermato possa essere un complice dell’operazione. Dal sistema satellitare del camion Scania è inoltre emerso che il veicolo sarebbe stato più volte acceso e spento nelle quattro ore precedenti l’attacco di Breitscheidplatz come se qualcuno stesse cercando di comprenderne il funzionamento.
Alla luce di queste nuove informazioni si verrebbe a creare uno scenario completamente diverso, con l’attentatore ancora a piede libero e armato. «Le forze speciali sono già state allertate e pronte a intervenire», spiega Kandt. Per la giornata di oggi le bandiere dei luoghi pubblici del Paese saranno a mezz’asta, la porta di Brandeburgo sarà illuminata alle 18:00 dai colori tedeschi e cittadini e tutti i mercatini di Natale di Berlino resteranno chiusi in segno di lutto, ma nei prossimi giorni saranno nuovamente riaperti e la città non rinuncerà alla tradizionale festa di San Silvestro a Brandenburger Tor. Sarà però necessario rivedere completamente il piano sicurezza che era stato in precedenza approntato.
Nel frattempo, secondo il ministro degli Interni Thomas de Maizière non ci sono più dubbi che quello di ieri sera sia stato un «brutale attentato», che al momento ha mietuto 12 morti (camionista polacco compreso) e 48 feriti, di cui 18 gravi. Non ci sono però ancora certezze sulla matrice terroristica del gesto. Solo, secondo Die Welt, indizi indiretti.
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