Peppe Voltarelli e l’importanza del dialetto anche quando si vive all’estero
“Il caciocavallo è un simbolo della Calabria. Una cosa che in frigorifero c’è sempre,anche se è vuoto”. Parlare del caciocavallo per raccontare la propria terra. E’ ciò che ha fatto Peppe Voltarelli, bluesman e cantautore calabrese ora anche scrittore grazie alla pubblicazione del suo primo romanzo “Il caciocavallo di bronzo”, 19 brevi racconti autobiografici ambientati in Calabria. Al centro di tutto la costruzione di un fantomatico monumento dedicato al famoso formaggio. Storia, inventata, certo, ma ottimo pretesto per indagare dentro l’animo di chi in quella terra può vedere nel caciocavallo il simbolo di qualcosa che va al di là della tradizione che, “nonostante sia un alimento principe della nostra alimentazione, alla fine da calabresi a volte ci vergogniamo a citare quando siamo fuori dalla nostra terra, dove l’essere considerati immediatamente come gente del sud non sempre fa piacere, purtroppo”.
“E’ vero, si parte e si gira sempre più il mondo, ma non bisogna rinnegare le proprie origini. Chi, una volta emigrato, cerca di prendere l’accento delle persone del luogo in cui arrivano rischiano di perdere la loro originalità trasformandosi in qualcosa che non li rappresenta, che non è loro”
Parallelamente al libro, Voltarelli ha anche inciso un disco. Si intitola “Lamentarsi come ipotesi” ed ha avuto un assaggio di presentazione lo scorso 5 Marzo presso la libreria Mondolibro all’interno della rassegna Oltremare”. “Il lamentarsi non è una semplice reazione agli avvenimenti tristi della vita, ma uno vero e proprio stato mentale”
Il libro “Il caciocavallo di bronzo”, al prezzo di 15 €, ed il disco “Lamentarsi come ipotesi”, al prezzo di 12 € sono disponibili a Berlino presso la libreria Mondolibro di Torstraße 159 e saranno acquistabili durante il concerto di venerdì al prezzo complessivo di 25 euro direttamente al Gruener Salon.
venerdì 28 Marzo ore 20
Grüner Salon
Rosa-Luxemburg-Platz 2,
Berlin 030 24009327
Fotografie di Paolo Lafratta www.paololafratta.com