Notte di Valpurga, l’Halloween tedesco si festeggia il 30 aprile

Das drängt und stößt, das ruscht und klappert!
Das zischt und quirlt, das zieht und plappert!
Das leuchtet, sprüht und stinkt und brennt!
Ein wahres Hexenelement!

(Mefistofele in Goethe, Faust I, scena: La notte di Valpurga. Traduzione italiana: “Vedi l’affollarsi, l’urtarsi, il rimescolarsi che costoro fanno. E strillano e mugolano e cinguettano e ronzano e zufolano; e sfolgorano e sfavillano, e putono ed ardono! Oh, il grandissimo indiavolio!”)

Streghe che cantano e danzano intorno a un calderone, spiriti che tornano in vita per una notte, diavoli che inneggiano a Satana

Questo è l’immaginario che ruota intorno alla notte di Valpurga, in tedesco Walpurgisnacht, la festa di origine germanica che ricorre ogni 30 aprile. Che l’evento sia ancora sentito in Germania, e in particolare a Berlino, lo dimostrano le varie feste che vengono pubblicizzate normalmente in questo periodo: una sorta di secondo Halloween, di origine più intimamente tedesca, ma che allo stesso modo vede tutti travestirsi con vari costumi spaventosi, in primis da strega. A fissarlo così a fondo nell’immaginario collettivo tedesco ha contribuito certamente Goethe, dedicando alla notte due intere scene del Faust I. Ma ripercorriamo la sua storia fin dall’inizio.

Origini della notte di Valpurga

Le origini della festa sono da ricercare in ambito precristiano, quando la zona dello Harz, catena montuosa che si trova nel nord della Germania al confine tra le regioni della Bassa Sassonia e della Sassonia-Anhalt, era abitata da popolazioni germaniche che alla fine di aprile celebravano l’arrivo della primavera nonché le nozze del dio Wotan (lo Zeus degli dèi germanici). Come si legge proprio sul sito dello Harz, già allora si festeggiava con maschere e fuochi. Con l’avvento del cristianesimo la festa dovette cambiare volto e fu associata alla dea Valpurga, dalla quale prese il nome nonché la data definitiva: poiché Santa Valpurga è il primo maggio, la festa veniva celebrata alla sua vigilia il 30 aprile. Secondo la tradizione durante questa notte le streghe uscivano dai loro rifugi per danzare sul monte Blocksberg, appartenente alla catena dello Harz, e per poi ricongiungersi al diavolo.

La notte di Valpurga nella letteratura

Goethe ha reso omaggio al mito della notte di Valpurga con ben due scene nel Faust I (Walpurgisnacht e Walpurgisnachtstraum) e una nel Faust II (Klassische Walpurgisnacht). A renderla indimenticabile è stata però la prima, che racconta l’ascesa di Faust e Mefistofele sul monte Blocksberg e la danza frenetica ed orgiastica di un gruppo di streghe alla quale si uniscono i due protagonisti (leggi la scena completa in italiano qui). La scena è stata portata sul palco magistralmente da Robert Wilson nel suo adattamento per il Berliner Ensemble (di cui abbiamo scritto qui). Non mancano numerosi altri riferimenti letterari alla notte delle streghe, senza dubbio da ricordare è però la raccolta di scritti La terza notte di Valpurga dell’autore austriaco Karl Kraus nella quale vengono denunciati gli omicidi e le barbarie perpetrati dal regime nazista di Hitler.

Robert Wilson's Faust © Lucie Jansch

Robert Wilson’s Faust © Lucie Jansch

La notte di Valpurga oggi

Feste a tema notte di Valpurga si trovano normalmente in tutta la Germania, nonché in altri Paesi dell’Europa settentrionale, la vera concentrazione dei festeggiamenti è però, com’è giusto, proprio sulla catena dello Hatz. Nelle varie località vengono organizzati numerosi eventi che raccolgono in totale fino a 10.000 partecipanti. I programmi prevedono non solo travestimenti e falò ma anche eventi culturali come la messa in scena del Faust sul monte Brocken (per la quale però i biglietti devono essere acquistati con largo anticipo). Maggiori informazioni sui singolo eventi si possono trovare sul sito www.harzinfo.de.

 

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Foto copertina: Walpurgisnacht (44) © Michael Panse CC BY SA 2.0