Mandami tanta vita, il libro che ricorda il coraggioso antifascismo di Piero Gobetti presentato a Berlino
Lunedì sera, all’Istituto italiano di cultura, è stato presentato il libro Mandami tanta vita di Paolo di Paolo, appuntamento che rientrava nella cornice della terza “Primavera della letteratura italiana” a Berlino. La manifestazione quest’anno ha già ospitato, tra gli altri, Andrea Bajani, autore di numerose pubblicazioni presso Einaudi che ha ricevuto per uno dei suoi romanzi – Ogni promessa – il Premio Bagutta, e l’esordiente Paola Soriga.
L’incontro, moderato dalla bravissima Elettra de Salvo, è servito a scoprire l’origine e il messaggio di questo interessante romanzo uscito l’anno passato, attraverso le parole del suo giovane autore e la lettura di alcuni passi significativi sia nella versione originale che in una sua traduzione tedesca sperimentale operata da una scuola di Zurigo.
Paolo di Paolo, classe ’83, vive a Roma, pubblica romanzi dal 2004 e scrive per numerosi giornali e riviste (tra cui il Venerdì di Repubblica, Il Sole 24 Ore, L’Unità). Con Mandami tanta vita è arrivato in finale del premio Strega, purtroppo senza ottenerlo. Il romanzo si ambienta nel 1926, raccontando l’incontro del protagonista Moraldo con un coetaneo di nome Piero, un ragazzo dal quale rimane profondamente affascinato. Nonostante la giovanissima età, Piero ha infatti già fondato varie riviste ed una casa editrice. Non che si tratti di un ragazzo qualsiasi, quel “Piero” è infatti niente meno che Piero Gobetti, uno dei più importanti intellettuali antifascisti italiani, che collaborò con altri illustri esponenti della classe liberale contraria al regime di quegli anni, come Antonio Gramsci, Benedetto Croce ed Eugenio Montale, del quale pubblicò peraltro presso la propria casa editrice la prima raccolta di poesie, Ossi di seppia.
Gobetti subì fortissimi attacchi dal Governo Mussolini, il quale lo aveva definito “un insulso oppositore”. Molte delle sue opere furono bruciate e censurate e venne più volte colpito dalla violenza degli squadroni, le cui conseguenze aggravarono le già precarie condizioni di salute e forse ne causarono la morte prematura, a 25 anni. Il libro di Di Paolo inquadra l’ultima fase della vita di questo grande personaggio, concentrandosi sulla decisione finale di autoesiliarsi a Parigi, sebbene questo significhi lasciare a Torino la moglie Ada e il figlio appena nato.
In questo romanzo storico, che riporta alla luce uno dei periodi più grigi della nostra storia, Di Paolo, attraverso una prosa piana e piacevole (interrotta solo dai caratteri irregolari, in stile futurista, utilizzati per richiamare i tratti delle riviste di Gobetti) riesce in realtà a trattare temi attualissimi. Ad esempio la frustrazione per la decadenza politica e la disillusione, la mancanza di fiducia, nella classe dirigente. Allo stesso tempo, ci trasmette la necessità di non arrendersi, attraverso le parole di Piero «Bisogna restare politici nel tramonto della politica». Un altro tema centrale riguarda il grande interrogativo in merito alla scelta di abbandonare il proprio Paese, che con tutti i suoi difetti rimane pur sempre patria, o piuttosto restare, cercando di cambiare qualcosa; Piero finché è stato possibile è rimasto, sostenendo con sconcertante attualità che «Bisogna amare l’Italia con orgoglio di europei e con l’austera passione dell’esule in patria».
Il romanzo tratta infine il problema dell’eccessiva digitalizzazione di oggigiorno ed esalta la persistenza della carta, ricordando un mondo fatto di riviste, quotidiani, libri, scambi epistolari, dove questa era la vera protagonista, il veicolo delle idee, della cultura e anche dei rapporti umani. Proprio da una delle lettere di Piero alla fidanzata Ada deriva il titolo del romanzo: «Le tue lettere per me sono vita, mandami tanta vita».
Il romanzo è acquistabile presso la libreria italiana Mondolibro. Paolo di Paolo sarà ospite, insieme ad Andrea Bajani, anche alla Freie Universität oggi pomeriggio in un incontro organizzato dall’Italienzentrum, istituto satellite dell’università incentrato sulla diffusione della cultura italiana a Berlino.
Intervento di Paolo di Paolo e Andrea Bajani alla FU
14 maggio, h 16, presso Freie Universität Berlin, Habelschwerdter Allee 45, Raum L 115 (Seminarzentrum).
Primavera della letteratura italiana
Prossimi eventi
3 giugno, h 19: Presentazione del libro Zwischen den Zeiten di Marcello Fois, presso Europäisches Haus, Unter den Linden 78 (1. OG).
10 giugno, h 20: Presentazione del libro Per il resto del viaggio ho sparato agli indiani di Fabio Geda, presso Libreria Mondolibro, Torstr. 159.
Per il programma completo dell’Istituto italiano di cultura cliccare qui.