Love Parade: quando a Berlino l’amore imparò a ballare
Alla scoperta della leggendaria storia della LoveParade
Il 1989 è un anno di cruciale importanza per Berlino. Rappresenta il momento di una svolta epocale non solo per i nostri amici tedeschi, ma anche per i cittadini d’Europa e del mondo. Una catena di libertà e di gioia si è innescata a partire da quel fatidico anno. I festeggiamenti sono proseguiti negli anni. Ma quale caduta del muro di Berlino? In questo caso è la musica a far da padrona, e che musica: parliamo di techno e LoveParade!
Non è autunno, ma una calda giornata d’estate, il 1 luglio 1989, quando per la prima volta ha luogo la LoveParade. Questo avveniva 25 anni e 8 giorni fa, ma esattamente oggi, 54 anni fa, nasceva a Berlin Spandau colui che ha reso tutto possibile, ossia il fondatore e per molti anni organizzatore della manifestazione, Matthias Roeingh, in arte DJ Dr. Motte. Certo non è un caso che il suo nome evochi quelle fastidiosissime tarme che si infilano nelle trame dei nostri pregiatissimi vestiti o nei sacchetti della pasta di cui ci nutriamo giornalmente. La motte è qualcosa che insidia la normalità e il buon vivere così come la LoveParade è una manifestazione contro le regole del buon costume e una celebrazione di eccessi ed esibizionismo. Non è “solo” il trasgredire attraverso le droghe (MDMA überall) e i vestiti dai colori neon (o la loro totale assenza in onore del nudismo praticato al vicino Tiergarten), ma la sovversione avviene anche attraverso una spropositata esplosione di decibel che ha superato qualsiasi altro evento musicale. I soundsystem posti sui diversi camion dei club berlinesi che partecipavano alla LoveParade erano tarati su volumi talmente alti da dover essere periodicamente raffreddati ad acqua.
In occasione di un intervista per i 25 anni della LoveParade, DJ Motte ha rilasciato un’intervista per Die Welt, in cui ricorda come è nata la LoveParade: «Era il tempo in cui la musica Techno non aveva ancor un’identità, ma si chiamava Acid-House. Alcuni miei amici mi riportarono la notizia di party underground a Manchester e Sheffield, che furono interrotti dalla Polizia. I partecipanti si riversarono così per le strade . Quest’immagine mi affascinò e non mi abbandonò fino a quando non ebbi l’ispirazione durante un party nel maggio 1989».
E infatti dopo pochi giorni Matthias ottiene l’autorizzazione dal comune di Berlino di indire una manifestazione. Nonostante l’appetitoso motto della prima parate, “Friede, Freude und Eierkuchen” (Pace, Gioia e Torta all’uovo), questa non può certo vantare una massiccia partecipazione e quasi fa tenerezza pensare a quei primi 150 partecipanti lungo la Kurfürstendamm. Questi sono i leggendari predecessori di milioni di giovani e meno giovani che negli anni hanno invaso le strade di Berlino e non solo in nome della musica come legante tra le diverse nazioni.
I motivi della LoveParade
La LoveParade nasce come manifestazione politica negli intenti del Dr. Motte: il tema conduttore è la pace e la fratellanza di tutte le razze attraverso la musica. Celebri sono i discorsi che teneva al termine dei concerti sotto alla gremita piazza intorno alla Siegessäule: si rivolgeva direttamente ai partecipanti non come a semplici fan della musica, ma come se fossero i membri di un movimento che attraverso la danza e la musica manifestavano l’armonia ed il rispetto tra le persone.
Tale messaggio si perde però nel corso degli anni e l’evento diventa puramente commerciale e non più politico. Due grandi ditte cominciano a gestire la manifestazione ed il nome LoveParade diventa un marchio registrato presente su magliette e gadget di ogni tipo. Tutto questo diventa troppo per il nostro DJ Motte che a partire dal 2006 prende le distanze per avvicinarsi invece alla altrettanto storica contromanifestazione, la Fuckparade.
Il triste epilogo della LoveParade
Tutti quanti conosciamo poi il triste epilogo della LoveParade. È il 24 Luglio 2010 quando a Duisburg l’evento si trasforma in tragedia provocando la morte di 21 persone e il ferimento di altre 500. Da allora è stato stabilito che mai più verrà organizzata la manifestazione. Andando sul sito ufficiale si vede una pagina bianca con la commemorazione alle vittime «come conseguenza della tragedia e per ragioni di rispetto, La Love Parade non avrà più luogo».
La foto è di © Sepia Brindis
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