L’ostello di Berlino finanziato sottobanco dalla Corea del Nord
Chiuso il City Hostel Berlin, l’ostello che finanziava la Corea del Nord
In questo periodo le dichiarazioni della Corea del Nord hanno destato molto scalpore, soprattutto per il clima di tensione creato con gli Stati Uniti. Le sanzioni verso la dittatura di Kim Jong-un si sono fatte più stringenti. Già nel 2016 le Nazioni Unite avevano proibito alla Corea del Nord di affittare, all’estero, edifici di loro proprietà per generare profitto. A tal proposito il governo tedesco ha deciso di fare indagini approfondite sulle proprietà Coreane in Germania. Da questo controllo è emerso che il noto City Hostel Berlin, ostello in centro a pochi passi dalla porta di Brandeburgo, Potzdamer Platz e dal Checkpoint Charlie, era di proprietà della ambasciata nordcoreana. Subito sono stati disposti ulteriori accertamenti. Appurata la proprietà il Governo tedesco ha disposto la chiusura dell’ostello. Nel caso il proprietario si rifiutasse di chiudere il governo tedesco ha fatto sapere che applicherà delle multe salate. «Dobbiamo aumentare la pressione, – ha detto il Sottosegretario agli esteri tedesco Markus Ederer in una dichiarazione alla agenzia di stampa Reuters – far sì che la Corea del Nord torni al tavolo delle trattative. Ciò significa che dobbiamo attuare costantemente le sanzioni imposte dalle Nazioni Unite e dall’Unione europea». Philipp Lengsfeld, un deputato di Berlino in parlamento ha dichiarato al New York Times che il collegamento tra l’ostello e la Corea del Nord «era un segreto che tutti sapevano, ogni tassista sapeva». Dagli accertamenti poi è emerso che l’ambasciata possiede ed affitta anche un centro congressi, anche di questo sarà impedito l’uso.
City Hostel Berlin
La storia dell’edificio che poi ospiterà l’ostello inizia quando esisteva ancora la DDR. La Corea del nord infatti acquista l’edificio dalla Repubblica Democratica tedesca per ospitare i suoi diplomatici; in quegli anni ne aveva oltre cento sul suolo tedesco. Col tempo, però, la presenza di ospiti si è via via ridotta, oggi si contano solo dieci diplomatici presso l’ambasciata nord coreana. Il governo di Kim Jong-un dal 2004, come riportata su tagesschau, ha deciso di affittare l’edificio. Si calcola che l’ambasciata abbia guadagnato qualcosa come 38.000 euro al mese dall’ostello. Questi soldi venivano spediti in patria e confluivano nel fondo per finanziare i progetti legati allo sviluppo di nuovi armamenti. «A questo proposito, – ha aggiunto Ederer – è particolarmente importante fare ancora di più per estinguere le risorse economiche utilizzate per finanziare il programma nucleare. Il governo tedesco è in totale accordo e le autorità responsabili ora prenderanno le misure necessarie».
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