© Liu Xia, courtesy of Guy Sorman

Ecco perché non si può perdere la mostra della ribelle Liu Xia al Martin Gropius Bau di Berlino

Al Martin-Gropius-Bau è stata aperta al pubblico la personale fotografica Liu Xia – Eine Fotografin aus China. La mostra, inaugurata il 21 Febbraio scorso, si potrà visitare fino al 19 Aprile.

Liu Xia (in alto nella foto un autoritratto) è una nota poetessa fotografa e pittrice attiva in Cina già dagli anni ’80. Dall’Ottobre 2010 vive reclusa dalle autorità cinesi nel suo appartamento di Pechino. È moglie del premio nobel Liu Xiaobo, condannato a scontare 11 anni di reclusione per aver redatto e promosso il manifesto Charta 08, firmato da quasi novemila aderenti fra politici ed intellettuali, tra cui compare anche il celebre Ai Weiwei. L’opera di Liu Xia non può venir letta se non in relazione a quella che è la vita intellettuale e politica di Liu Xiaobo. Per entrambi è stata fortemente segnata dalla presenza agli eventi di Piazza Tian’an men, per cui Liu Xiaobo ha scontato due anni di reclusione e tre anni in un campo di rieducazione. Tutta la produzione artistica della coppia nasce dalla denuncia della situazione attuale della Cina e fa espressa richiesta di democratizzazione del Paese. La mostra, nata in seno alla Berliner Festspiele, vuole gettare proprio uno sguardo su una pagina meno nota della Cina contemporanea, che attraverso la vita drammatica di questa e molti altri artisti mostra il suo volto più duro.

liu xia

Nella serie di straordinarie fotografie in bianco e nero visibili alla mostra i soggetti non sono ritratti di uomini e donne, ma bambole di gomma dal volto deformato e congelato nell’atto di gridare un urlo mostruoso e muto. Sono inserite in cornici drammatiche e silenziose, spazi comuni che richiamano sicuramente ad una situazione di segregazione e mancanza di libertà. Colpisce fra tutte le opere in mostra, che ricordiamo sono proibite in Cina, per profondità e pathos la foto ritratto di Liu Xiaobo, la più rappresentativa. L’intellettuale ripreso di lato tiene appoggiata sulla propria spalla la bambola deforme: con una dignitosa drammaticità riesce a dare espressione muta al volto apparentemente impassibile dell’uomo.

Le foto vogliono lasciare nello spettatore una domanda aperta, esprimono l’urgenza che ci si interroghi ma non pretendono di fornire alcuna risposta. Affidano all’attenzione di un attento pubblico europeo, attraverso il gusto artistico di Liu Xia, la serietà di una riflessione esistenziale ed un messaggio universale comprensibile solo attraverso un’attenta visione. Trapela un’unica espressione di estrema solitudine e forte desiderio vitale di vivere una vita diversa.

In questi versi l’autrice descrive questo sentimento: “Viviamo con le bambole/ circondati dalla forza del silenzio/ con il mondo che ci circonda/ comunichiamo con i gesti”.

Recentemente Liu Xia è apparsa in un video, girato clandestinamente nella sua reclusione e pubblicato da alcuni amici dell’artista. Di seguito alcuni versi della poesia che la donna legge servendosi della luce di una piccola lampada da tavolo: “E’ questo un albero?/ Sono io, tutta sola./ Cos’ è un albero d’inverno?/non sei stanco/ di essere un albero/ per tutta la vita?”

 

 

Liu Xia – Eine Fotografin aus China

fino al 19 Aprile

Martin-Gropius-Bau

Niederkirchnerstraße 7

10963 Berlino (fermata metro Potsdamer Platz)

Orari: Dal mercoledì a lunedì dalle 10 alle 19, Martedì chiuso

Ingresso: 4 Euro, ridotto 3 Euro

 

Foto di copertina ©Liu Xia, courtesy of Guy Sorman