Le 9 tipologie di persone che incontri in palestra a Berlino
Chi scrive è assiduo frequentatore di palestre, o almeno ci prova, nei limiti di altri impegni improrogabili come il lavoro, la fidanzata, i gatti, la birra con gli amici, la playstation. Sarebbe bello poter registrare con una gopro i personaggi più o meno incredibili che si aggirano in questo luogo, come è ovvio che sia, infatti, la fauna che frequenta le palestre è più che mai eterogenea, le varianti sono moltissime e si esprimono in base a fattori determinanti quali: giorno della settimana, orario, luogo, città, nazione. Pensiamo di aver raccolto abbastanza dati ed esperienze da poter stilare un personalissimo esempio delle tipologie di persone che con ogni probabilità incontrate o incontrerete presto in palestra.
[adrotate banner=”34″]
L’impavido della doccia
Si aggirano per lo spogliatoio e le docce completamente nudi, compresi i piedi. Se ci siete stati almeno una volta sapete che gli spogliatoi sono tra i luoghi più lerci al mondo, non importa con quale frequenza vengano puliti. Aggirarsi scalzi pensando o sperando di non beccarsi come minimo dei funghi è pure follia, un po come pensare di andare ad un ritrovo del KKK con la maglietta di Martin Luther King e aspettarsi un applauso.
L’urlatore
Partiamo dalla premessa che quando si caricano pesi importanti, un piccolo urlo, un gettare fuori l’aria in maniera rumorosa (dalla bocca e non da altri orifizi) e grugnire sono cose assolutamente normali che anzi aiutano nello sforzo, siamo tutti d’accordo. Il problema si pone quando sentite gridare qualcuno come se gli avessero appena preso a calci le zone basse, un urlo disumano, atavico, che copre la musica di fondo diffusa in palestra e anche quella che avete negli auricolari. Vi alzate di scatto dalla panca pensando che magari c’è qualcuno che si sta ammazzando o un t-rex che sta partorendo, non si sa bene, comunque ci si allarma. Guardate nella direzione da cui è provenuto il grido e vi rendete conto che un tizio sta sollevando l’equivalente di due chiuahua toy, tristezza a palate, neanche oggi diventerete degli eroi.
Alice attraverso lo specchio
Anche qui è d’obbligo una premessa, gli specchi delle palestre sono taroccati come i capelli di Silvio. Quando vi guarderete negli specchi sparsi in giro per la sala sembrerete Hulk sotto steroidi, meno incazzati , meno verdi ma fierissimi dei sorprendenti risultati del vostro allenamento, il problema è che come disse qualcuno “le cose belle tendono a finire”. Di solito la fine corrisponde al momento esatto in cui tornati a casa in uno slancio di edonismo vi mettete dinanzi al vostro specchio Ikea, pensando di trovarci ancor il vendicatore verde e invece ci trovate la versione anoressica di Pinocchio. Tutto ciò per parlarvi di chi forse non ha ancora capito il trucco e passa buona parte del proprio allenamento a rimirarsi da diverse angolazioni. Per carità nessuno ha da ridire nulla a riguardo, c’è di peggio al mondo, ma se con le tue pose mi occupi la rastrelliera dei manubri, l’armadietto con la mia roba e il fondoschiena dell’unica tizia decente che si allena allora abbiamo un problema.
Il Guru
È un personaggio emblematico, quasi epico, vi infonde sicurezza in momenti di sconforto o smarrimento, serve a ricordarvi che siete nella palestra giusta. Di solito è un signore di mezza età ed è la bandiera del luogo. In qualsiasi giorno a qualsiasi ora lui sarà lì, da ferragosto alla vigilia di natale, se la palestra è aperta lui sarà li ad allenarsi quando arriverete e quando ve ne andrete. Impossibile che abbia un lavoro o addirittura una famiglia, spesso è pregno di consigli sulla postura e gli esercizi da eseguire, può diventare il vostro spirito guida o il vostro peggior incubo, dipende da moltissimi ed imponderabili fattori. Lui è come la stella polare, il nord magnetico, il muschio sugli alberi e la Fernsehturm per i berlinesi, un punto di riferimento inamovibile.
L’astronauta
Ci piace definire così tutti quelli che sembrano nutrirsi solo di pillole e beveroni liofilizzati, ammetto che anche io ho provato svariati integratori nella mia pseudo vita da sportivo. Parliamo ovviamente di integratori legali, niente di dopante o anabolizzante, legali a tal punto che nel 90% dei casi sono inutili. Come i celebri colleghi in tuta bianca che fluttuano in orbita si comincia con una bella colazione a base di proteine del siero di latte disciolte in circa mezzo litro d’acqua, vi lasceranno in bocca lo splendido sapore che potreste avere dopo aver vomitato del cibo etnico. Pre allenamento si ingurgitano un paio di pillole di creatina, durante l’allenamento pasticche di amminoacidi come fossero zigulì. Finito l’allenamento altro beverone proteico. Gnam gnam vi si è aperto lo stomaco eh?
La strafiga
Saremo stati sfortunati noi, ma in questi anni pochissime volte ci è capitato di incontrare in palestra gnocche da copertina. Immaginiamo sia perché uno ci va per migliorarsi e se madre natura ti ha già fatto dono della bellezza, perché sudare e accartocciarsi su astrusi macchinari? Capita però che la regola venga infranta e ci si ritrovi ad ammirare una di queste dee mentre si allena, più o meno. L’area di competenza è ovviamente la zona cardio fitness, tappeto o step, raramente la cyclette. Lei è li, jeggings che avvolgono la perfezione delle gambe lunghissime, un top che scopre l’addome piatto ed il seno a coppa di chamapagne e una fascia a raccogliere la chioma fluente, indossa gli auricolari, nella mano destra ha il telefono. Il tappeto scorre alla velocità 0.1, più lento si potrebbe solo installando la marcia indietro, lei parla al telefono, non ascolta musica, parla e cammina, cammina e parla, due ore dopo è ancora lì, ha percorso al massimo trenta metri ed ha occupato l’attrezzo facendo una cosa che poteva fare per strada, ovviamente il suo make up è ancora perfetto. Ragazza curvy che sudi e ti ammazzi per ottenere forse la metà di quello che la tizia ha ricevuto in regalo da madre natura sappia che hai il tutto il nostro appoggio e stima.
L’inappropriato
Lungi da noi ergerci ad esperti di moda o peggio ancora a fashion blogger, siamo da sempre sostenitori del vestiamoci come cazzo ci pare, ma a tutto c’è un limite. Non parliamo di colori o abbinamenti o di collezioni autunno/inverno, ma solo di piccoli accorgimenti. Se dovete praticare dello sport si presume che il capo d’abbigliamento base sia una scarpa da running o sportive in generale, eppure un giorno ho visto un tizio con i mocassini allenarsi, ho dovuto chiedere all’istruttore se avessi visto bene o se nella barretta che avevo appena mangiato c’erano tracce di peyote. Pantaloni, pantaloncini o leggins, è così difficile comprare una di queste cose senza scadere del trash? a quanto pare sì. Donna curvy pensaci quando ti ostini a mettere leggins quindici taglie più piccoli, pensaci quando la trama del tessuto di quest’ultimi è così tesa da farli sembrare calze a rete, scegli un tessuto più solido e coprente, che ne so magari il kevlar. Uomo che indossi pantaloncini corti come fossi la cugina Daisy di Hazzard, sappi che quando ti stendi sulla panca i tuoi gioielli di famiglia sono più esposti di quelli della corona inglese.
Il Deejay
Allenarsi con la musica è un must, di solito quella di sottofondo nelle palestre fa abbastanza pietà e cercare di tirar su dei pesi con Miley Cirus o gli One direction non è proprio il massimo. Meglio optare per una playlist fatta in casa, le vostre prestazioni e la vostra sanità mentale ne gioveranno. Mi chiedo però come facciano alcune persone ad allenarsi indossando cuffie giganti, esatto quelle che tanto sono in voga da qualche anno e che per carità possono anche risultare comode se si va a spasso, si usa un martello pneumatico o si spara con un fucile a pompa ma indossarle mentre si deve correre, sudare e dimenarsi in qualche modo, come è possibile? Temiamo che la risposta sia sempre il vecchio adagio “se bello vuoi apparire un po devi soffrire”.
L’hipster
Ragazzi siamo a Berlino, non a Kualalumpur, se non trovi degli hipster in palestra allora c’è qualcosa che non quadra. Bevi acqua durante l’allenamento? Sbagliato! Solo club mate, alto contenuto di caffeina, è quello che ti serve. Peccato che essendo gasatissimo il rischio è quello di ruttare il pranzo di natale ‘98 alla prima ripetizione. Il cappellino anche quando ci si allena, sempre e comunque, visiera dritta come il birillo di un porno attore. Immancabile canotta da basket dieci taglie più larga e iphone 6. Ti farà pregare per un apocalisse di qualche tipo, se il prezzo da pagare per eliminarli è l’estizione totale sono pronto a pagarlo.
In definitiva le palestre forse più di molti altri luoghi di ritrovo attirano gente di ogni tipo, se non siete degli sportivi e le immaginate come un posto buio e doloroso stile tana delle tigri sappiate che vi sbagliate di grosso, possono rivelarsi fonte inesauribile di risate dettate da personaggi che definire grotteschi è dir poco, il consiglio è solo quello di stare attenti a non ridere dietro a qualcuno che potrebbe annodarvi un bilanciere attorno al collo senza troppi problemi, detto ciò buon allenamento!
[adrotate banner=”39″]
SEGUI TUTTE LE NEWS SU BERLINO, SEGUI BERLINO MAGAZINE SU FACEBOOK
[adrotate banner=”34″]