La storia dietro i 25 bellissimi murales giganti One Nation a Berlino
Già da qualche anno Urban Nation invita a Berlino i migliori street artist del mondo per realizzare enormi murales sulle facciate dei palazzi
Il progetto si chiama One Wall, è partito nel 2013 e prevede la realizzazione di cinque murales all’anno sui palazzi della capitale tedesca. Gli artisti, provenienti da tutto il mondo, sono invitati a scegliere il tema del proprio lavoro rispecchiando le sfide e i problemi affrontati dal quartiere in cui il murale viene realizzato. In questo articolo abbiamo selezionato tredici opere scelte tra le più conosciute. Hanno tutte due cose in comune: occupano l’intera facciata dei palazzi che le ospitano e si trovano in posti spesso insospettabili.
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1. Attack of the 50 Foot Socialite, Tristan Eaton
Il murale ricopre la facciata di un palazzo a cinque piani su Am Friedrichshain 33. L’artista reinterpreta a suo modo la locandina del film fantascientifico degli anni cinquanta Attack of the 50 ft. Woman.
2. Senza titolo, CRYPTIK
La parete dipinta da CRYPTIK si ispira alla tradizione dei Mandala induisti e buddisti. Si tratta di diagrammi rituali, riproduzioni simboliche in scala ridotta dell’intero universo. Il murale di Bergfriedstraße 20 invita alla meditazione e all’equilibrio karmico, ricordando ai passanti il loro legame con il cosmo.
3. Homo Homini Lupus, Axel Void
Axel Void, originario di Miami, ha realizzato il suo lavoro in Bergfriedstr. 11. Il murale rappresenta un uomo chino su sé stesso che stringe nel pugno qualcosa dai contorni indefiniti: forse sabbia o acqua, forse interiora umane. In ogni caso, si tratta di una riflessione sul potere. In sovrimpressione campeggia infatti la scritta Homo Homini Lupus. «L’uomo è come un lupo per l’altro uomo», frase del commediografo latino Plauto resa famosa dalla filosofia politica di Hobbes.
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4. Senza titolo, Pixel Pancho
In Neheimerstr. 2 si trova uno degli inquietanti manichini-robot dell’italiano Pixel Pancho. L’artista è solito dipingere cyborg il cui aspetto è influenzato dall’ambiente circostante. In questo caso, i suoi circuiti si uniscono alle foglie e ai fiori di una pianta da giardino.
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5. Senza titolo, Marina Zumi
Marina Zumi trasforma il palazzo d’angolo di Bülowstrasse 101 in uno spazio cosmico popolato da nebulose, comete, galassie.
6. Sterling, Collin van der Sluijs & Super A
Nel quartiere di Tegel, e precisamente nel palazzo semi isolato in Neheimer Straße 4, si trova un murale del 2016 rappresentante uno storno blu. Il petto dell’uccello è formato da una rigogliosa vegetazione immaginaria che si richiama ai dipinti del maestro fiammingo Hieronymus Bosch. I colori accesi e l’estrema precisione dei dettagli fanno di questa opera una delle più interessanti di questa galleria. E’ stato realizzato in soli due giorni dagli artisti olandesi Collin van der Sluijs e Super A.
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7. Senza titolo, Li-Hill
All’angolo di Bülowstrasse 7 si trova il trittico di Li-Hill. Rappresenta una vittoria alata ispirata alla celebre statua berlinese del Tiergarten.
8. Senza titolo, HowNosm
HowNosm è lo pseudonimo usato dai gemelli Raoul (How) e Davide (Nosm) Perre. Per il progetto One Wall, i due artisti hanno realizzato un’altra delle loro caratteristiche composizioni in nero, rosso e bianco raffiguranti creature e oggetti immaginari. Si trova in Neheimerstraße 6.
9. Senza titolo, Onur & Wes21
Nel murale di Prinzenstrasse 19 il mondo è una mela morsicata, il verme che la invade è la specie umana. Uno spunto ecologico a firma degli street artist Onur & Wes21.
10. Senza titolo, Don John
Sicuramente il murale più famoso di questa galleria, dato che una fotografia dell’opera diventò virale su Facebook a pochi giorni dalla sua realizzazione. Si trova in Mehringplatz 29, l’autore è il danese Don John.
Urban Nation ci ha inviato le foto di tre nuovi murales appena realizzati. Ve li presentiamo.
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Senza titolo, Deih XLF
Il cosmonauta cyberpunk di Deih immerge una mano in un vortice spaziotemporale, con l’altra sostiene un cuore umano.
Senza titolo, Alfalfa
Nicolas Sanchez, aka Alfalfa, raffigura una divinità femminile che tiene tra le mani la torre della televisione di Alexanderplatz.
Senza titolo, Ricky Lee Gordon
Il murale dell’artista sudafricano si trova a Prenzlauerberg, in Landsberger Allee 121. L’immagine allegorica del cavallo immerso nell’acqua simboleggia la situazione di scacco e disagio del mondo contemporaneo. Le colombe bianche, come nella storia biblica, annunciano la nuova era che attende l’umanità.
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Tutte le immagini sono: © Urban Nation