La misteriosa villa di Goebbels a due passi da Berlino
Nei pressi del lago Bogensee, a una quaratina di chilometri di distanza da Berlino, c’è una villa, circondata da boschi
Il complesso è bellissimo, ma sfitto da vent’anni, e il suo mantenimento costa allo Stato tedesco 225 mila euro all’anno. Trovargli degli inquilini non è facile e di abbatterlo non se ne parla proprio, dato che è patrimonio storico.
Un regalo di compleanno
La villa, nel 1936, era un regalo di compleanno. Il trentanovesimo. Un regalo pensato per Joseph Goebbels, il gerarca nazista in grado di trascinare un popolo verso una delle guerre più cruente della storia. Un personaggio che ha fatto dell’odio l’elemento cardine del suo predicare. Un uomo che nelle stanze del caseggiato in questione si incontrava con Lída Baarová, un’attrice ceca diventata sua amante e per la quale avrebbe mollato tutto per trasferirsi in Giappone prima ancora che il conflitto bellico scoppiasse. Per lei tentò pure il suicidio, nel 1938, dopo che Hitler gli negò le dimissioni e fece espellere la donna anche per il rispetto che il Führer nutriva verso la moglie e i figli di Goebbels. Nessuno ai tempi sapeva che, qualche anno dopo, sarebbero stati costretti a togliersi la vita tutti insieme in un bunker della capitale per evitare di essere catturati vivi dall’Armata Rossa che ormai aveva preso il controllo di Berlino.
Un problema di riqualificazione
Gli oggetti, i luoghi, gli spazi, sono entità prive del dono della parola, ma allo stesso tempo in grado di comunicare il ricordo di ciò che è stato, del passato che non tornerà. Avete mai provato a recarvi nella vostra scuola elementare, fra i banchi in cui avete trascorso l’infanzia? A tornare, a distanza di anni, in una località turistica dove avete trascorso le ferie con i vostri genitori quando eravate ancora bambini? Quei luoghi vi sapranno sicuramente parlare con un linguaggio speciale, quasi magico. Allo stesso modo un cimitero vi comunicherà immagini di morte e una spiaggia al tramonto pace e tranquillità. Nei pressi del lago Bogensee c’è una villa, circondata da boschi. Questo luogo parla di svastiche e di sangue, di morte e di propaganda. Al momento gli unici interessati all’affitto sono i nostalgici del Nazionalsocialismo che si fanno avanti tramite dei prestanome per creare un luogo di culto. L’agenzia a cui è stato affidato il compito di trovare potenziali inquilini non avrà quindi vita facile. Si cerca infatti qualcuno in grado di rivalutare il complesso, che sia capace di insegnare a questo luogo una nuova lingua. Perché se è vero che gli oggetti non sono dotati di parola, in fondo, parlano lo stesso.
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Immagine di copertina © validd / CC BY – SA 2.0