Intervista a Blanco White, il musicista emergente innamorato della musica latina
L’artista britannico innamorato della musica spagnola e latina che suona folk con strumenti esotici
Il suo vero nome è Josh Edwards, è britannico ma ha studiato musica sia in America Latina sia in Spagna, a Cadiz. Blanco White suona musica folk, ma con tonalità che ricordano le melodie andine e la musica del flamenco spagnolo. Il suo EP di debutto risale al 2016 e si chiama The Wind Rose, autoprodotto tramite Yucatan Records. Poco dopo nasce l’album promosso dal tour con tappa a Berlino lo scorso aprile, Colder Heavens, registrato con il produttore Ian Trimble (famoso per aver prodotto i Daughter, Matt Corby e Bear’s Den). la giornalista di Berlino Magazine, Roberta Favia, ha intervistato per voi il giovane musicista dopo il suo live dello scorso 17 aprile al Privatclub, nella capitale tedesca.
Gli inizi di Blanco White: un folk che sposa melodie e strumenti spagnoli e latini
La sua sperimentazione non si riduce solo ai ritmi e le melodie: tra i numerosi strumenti suonati da Blanco White sono sicuramente da notare il charango, una piccola chitarra sudamericana ricavata da una conchiglia, e il ronroco, chitarra di tradizione popolare tipica della regione andina della Bolivia. Strumenti questi che divengono caratteristici del suo sound e veri e propri mondi su cui sperimentare.
L’intervista: i maestri di Blanco White
Il primo approccio alla musica di Blanco White avviene attraverso l’ascolto di grandi autori amati dai suoi genitori, divinità come Bob Dylan e Leonard Cohen. «Dylan e Cohen sono stati probabilmente gli artisti fondamentali che hanno fatto nascere in me il desiderio irresistibile di diventare un musicista e scrivere canzoni». Le sue influenze tuttavia non si fermano all’ascolto, e la composizione dei suoi testi trova la propria ispirazione di immagine e di significato nelle operte di poeti e scrittori straordinari come Dylan Thomas, W. B Yeats, Jorge Luis Borges e Pablo Neruda: «Ho sempre amato le canzoni dove le parole si legava in modo importante alla melodia, strutturando qualcosa di magico, che non credo si possa restringere in un genere». Artisti come Feist, Gustavo Santaoalla, Tinariwen, Josè Gonzalez, e i Doors sono considerati grandi esempi di questa capacità, dell’unione e l’armonia tra il senso del testo e la sperimentazione musicale. I lavori di questi artisti sono state d’ispirazione per Josh, per capire l’importanza di creare un proprio sound e tentare di produrre un modo originale di comporre. In primo piano rispetto al variegato universo di background musicale e artistico di Blanco White rimangono, come altorilievi in una scultura a più profondità, i ritmi e i suoni delle Ande e del sud della Spagna, indentificabili certamente come l’impronta fondamentale e marchio del cantautore.
Berlino e la musica
«Sfortunatamente per me, sono stato a Berlino solo due volte e per brevi periodi, e sento di averne solo esplorato la superficie. Amo profondamente l’atmosfera di questa città e la sensazione, quando mi trovo a camminare per le sue vie, di essere circondato letteralmente dalla Storia. Spero di visitarla la prossima volta con molta più calma, mi hanno detto che l’estate è il momento migliore per godersela. Suonare qui al Privatclub è stato un privilegio di cui sono fiero! Sono stato accolto da una delle audience più calorose e ospitali per cui abbia mai suonato!».
Progetti futuri
Sono state registrate delle nuove canzoni, mentre il tour primaverile, di cui Berlino è stata una delle tappe di maggior successo, si sta ormai avviando alla sue conclusione. A fine tour Blanco White ha intenzione di dedicarsi anima e corpo al nuovo album, un lavoro che lo vedrà completamente impegnato dalla prossima estate. Per chi di voi non lo conoscesse, vi consigliamo di ascoltarlo e magari di apprezzarlo live in futuro. E chissà, se capitasse di averlo di nuovo qui a Berlino, vi consigliamo di non perdervelo per niente al mondo!
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Foto di copertina: Blanco White, screenshot dal video Youtube di El Búho, uno dei brani del nuovo album Colder Heavens.