In una cittadina tedesca hanno rubato una decina di pietre d’inciampo, ricordo delle vittime dell’Olocausto
Rubate da ignoti 10 Pietre d’inciampo nel sud-est della Germania il giorno dell’anniversario dell’attacco di Hamas a Israele
Nella notte di lunedì 7 Ottobre 2024, la cittadina di Zeitz, nel sud della Sassonia-Anhalt, ha subito un imperdonabile atto vandalico che ha sconvolto tutta la comunità locale. Tutte e dieci le Stolpersteine o Pietre d’inciampo – piccoli memoriali commemorativi delle vittime dell’Olocausto – sono state rubate dalle strade in cui erano state installate, suscitando l’indignazione di cittadini e autorità. La denuncia, presentata contro ignoti, ha attirato l’interesse della Sicurezza nazionale che sta attualmente indagando su un possibile movente politico, vista la coincidenza con l’anniversario dell’attacco terroristico di Hamas a Israele, avvenuto esattamente un anno fa.
Stolpersteine: restituire un’identità ai numeri dell’Olocausto
Le Stolpersteine, conosciute in italiano come Pietre d’inciampo, sono un progetto dell’artista tedesco Gunter Denmig.
Ciascuna pietra commemora una vittima del regime nazista, riportando il nome, la data di nascita e la data di deportazione o di morte. L’obiettivo di questi piccoli cubi di cemento, ricoperti di ottone ed incastonati nel selciato di molte città europee, è, quello di far “inciampare” simbolicamente i passanti nella memoria di queste persone, costringendo chi passa a riflettere sulla loro storia e su quella dell’Olocausto.
Ad oggi, Gunter Denmig ha posato 112.000 Stolpersteine in 32 Paesi del mondo ma circa 900 risultano rubate. A Berlino-Neukölln ne hanno sottratte almeno 16 durante un’altra commemorazione: l’anniversario della Notte dei Cristalli o Kristallnacht del 9 Novembre 2017, evento che nel 1938 segnò l’inizio della persecuzione antisemita. Per il progettista, Denmig, perciò, il legame tra i recenti atti vandalici e l’anniversario dell’attacco di Hamas a Israele è evidente.
La correlazione con l’anniversario dell’attacco di Hamas a Israele
A sostenere che non si tratta di un furto casuale ma di un atto deliberato in concomitanza con l’anniversario dell’attacco terroristico di Hamas contro Israele, è Eva von Angern, leader del partito di sinistra nel parlamento della Sassonia-Anhalt, che afferma: “È particolarmente perfido che ieri, lunedì, quando è stata scoperta la rimozione delle pietre, fosse il triste anniversario dell’attacco di Hamas a Israele. Il fatto che un incidente così violento si sia verificato proprio in questo giorno dimostra chiaramente che l’antisemitismo deve essere riconosciuto come un problema importante anche in Sassonia-Anhalt.”
Lo scorso 7 Ottobre, Hamas, considerata un’organizzazione terroristica da diversi Paesi, cercò di “rompere l’assedio” della Striscia di Gaza e di riaffermare la propria posizione come forza di resistenza contro l’occupazione israeliana. Il massiccio bombardamento lanciato da Hamas cercò di consolidare la sua leadership nel mondo arabo, promuovendone la posizione come difensore nella causa palestinese.
Come sottolineato anche dall’amministratore distrettuale del Burgerland, Götz Ulrich, sulla piattaforma X: “Solo chi vuole estirpare l’Olocausto dalla nostra cultura della memoria potrebbe compiere un gesto simile.”
Unverzeihlich und niemals zu entschuldigen: In #Zeitz sind zehn #Stolpersteine aus Gehwegen herausgerissen worden. Sie erinnerten an jüdische Opfer des Naziregimes. Wer dies tut, will auch den #Holocaust aus unserer #Erinnerungskultur herausreißen. Das größte…
— Götz Ulrich (@gzulrich) October 8, 2024
Ad un anno esatto dall’attacco in cui persero la vita centinaia di civili e membri delle autorità israeliane, questo ignobile crimine dimostra quanto l’antisemitismo resti una piaga dilagante nella società, colpendo tanto i vivi quanto il ricordo dei defunti.
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