In Germania gli atei hanno ufficialmente superato i cristiani

Secondo uno studio del gruppo di ricerca fowid, per la prima volta dall’inizio delle rilevazioni il numero di persone senza affiliazione religiosa ha superato quello degli appartenenti a una confessione. Un dato particolarmente rilevante per la Germania, anche alla luce del complesso sistema di finanziamento delle organizzazioni religiose nel paese.

Il dato negli anni

Il dato dei fedeli in Germania, analogamente ad altri paesi europei, è in costante calo da anni. Mentre la Chiesa Evangelica ha registrato un calo maggiore degli iscritti negli anni fino al 2020, nel 2023 (come nel 2021 e nel 2022) è stata la Chiesa Cattolica a subire un calo maggiore. Secondo le rilevazioni di fowid, Entro il 2024, entrambe le chiese saranno alla pari, con circa 580.000 membri persi ciascuna. Questa è la quarta volta – per entrambe le chiese messe insieme – che perdono più di un milione di fedeli.

Nell’ultima rilevazione, le persone che si definiscono cristiane cattoliche o protestanti sono complessivamente il 45%, mentre quelle senza confessione sono il 47%. Le comunità religiose più piccole mostrano una diminuzione analoga dei fedeli, pur portando il dato dei fedeli complessivi in maggioranza. Parziale eccezione il dato riguardo ai musulmani, che subisce un lieve aumento.

La tendenza degli ultimi anni evidenzia come il numero complessivo dei credenti di tutte le confessioni scenderanno al di sotto del 50 %, rendendo la maggior parte della popolazione formalmente atea o aconfessionale

L’affiliazione religiosa in Germania e la Kirchensteuer

In Germania, l’affiliazione religiosa non è puramente una questione di fede personale, ma anche una ragione fiscale.

La Kirchensteuer è un’imposta religiosa, applicata ai membri delle principali confessioni, riconosciute come enti di diritto pubblico, in particolare la Chiesa cattolica e le Chiese evangeliche. Segnalare nella dichiarazione dei redditi la propria appartenenza alla religione significa autorizzare il pagamento di una ulteriore tassa sulle proprie imposte. La tassa si aggira tra l’8% e il 9% dell’imposta sul reddito, e viene trattenuta direttamente dallo Stato, che poi trasferisce i fondi alle Chiese. Per evitare il pagamento, è necessario dichiarare formalmente l’uscita dalla Chiesa presso gli uffici competenti, pagando un ulteriore imposta di circa 30 euro. La Kirchensteuer è quindi molto più impattante dell’analogo italiano, il cosiddetto otto per mille, che ciascun cittadino decide se donare allo stato o a una delle chiese presenti in Italia. Ad esempio, in Germania, identificarsi come credente e non pagare la tassa fa scattare una vera e propria procedura di infrazione fiscale.

L’ammontare della tassa e le conseguenze del suo mancato pagamento sono diventate man mano più importanti. La Conferenza Episcopale Tedesca ha stabilito che chi esce formalmente dalla Chiesa perde l’accesso ai sacramenti. Questo ha suscitato molte polemiche, dal momento che è interpretabile come una pressione economica sulla fede religiosa. Nel 2023, la Chiesa cattolica ha raccolto circa 6,5 miliardi di euro, mentre la Chiesa evangelica circa 5,9 miliardi.

Vista la situazione, molti fedeli decidono di uscire formalmente dalla Chiesa non per motivi spirituali, ma per ragioni economiche.

L’effetto dell’abbandono della religione sui finanziamenti alle Chiese

Molti attribuiscono il calo di fedeli alla Kirchensteuer, che spinge sempre più persone a uscire formalmente dalla Chiesa per non doverla pagare. Il risultato è una diminuzione della partecipazione religiosa e un crescente dibattito sulla necessità di riformare il sistema di finanziamento delle Chiese in Germania. La Chiesa cattolica costituisce il secondo datore di lavoro più grande del paese dopo lo Stato, con 1,8 milioni di dipendenti impegnati nella gestione di molti servizi di assistenza

Un’ulteriore ricerca di fowid cerca di rendere conto dell’impatto dell’abbandono delle confessioni sulle entrate fiscali delle organizzazioni religiose. Seppure il numero delle persone soggette alla Kirchensteuer siano drasticamente diminuite, le entrate derivanti dalla tassa sono aumentate negli ultimi anni. Questo è dovuto principalmente alla crescita economica generale: chi resta dichiaratamente religioso paga di più, compensando temporaneamente la perdita di contribuenti. Tuttavia, a lungo termine, il continuo aumento delle uscite porterà a una netta diminuzione delle entrate.

Leggi anche: La chiesa tedesca perde centinaia di migliaia di fedeli

 

Studia tedesco a Berlino o via Zoom con lezioni di gruppo o collettive, corsi da 48 ore a 212 €. Scrivi a info@berlinoschule.com o clicca sul banner per maggior informazioni

Non perderti foto, video o biglietti in palio per concerti, mostre o party: segui Berlino Magazine anche su FacebookInstagram