Gli amori impossibili del film Ein augenblick Liebe (Une rencontre)
Avrete probabilmente già sentito parlare di Lisa Azuelos, brillante regista francese di LOL Laughing Out Loud, grande successo di pubblico, non solo in Francia. Ebbene, anche questa volta la Azuelos ha deciso di mettersi al servizio di una star del calibro di Sophie Marceau, dando vita ad un film delizioso, che ci tiene con il fiato sospeso per la sua capacità di unire romanticismo, ironia e un tocco di fatalismo.
Elsa è una bellissima scrittrice, mamma single di due adolescenti complicate, Pierre è un affascinante avvocato, sposato e con tre figli.
Durante una festa i due si incontrano per la prima volta, ed è magia al primo sguardo. Pierre ed Elsa sembrano essere vittime di quelle alchimie inspiegabili che, come spesso accade, si verificano solo in situazioni senza speranza. Perché da quella notte si insinuerà in entrambi la lotta epica tra il desiderio e la morale, l’amore e il senso del dovere. Pierre è un uomo fedele, e vuole molto bene a sua moglie, e, nonostante in lui si siano ormai assopiti determinati sentimenti, è deciso ad agire responsabilmente e a non abbandonare la sua famiglia. Elsa, d’altro canto, ha le sue regole ferree: mai iniziare relazioni con uomini sposati. I due sembrano quindi rassegnati a dimenticarsi, ma, come in tutte le grandi storie d’amore, anche qui vale la formula “ciò che deve accadere, prima o poi accade”, e i protagonisti continuano, nonostante i loro ammirevoli buoni propositi, ad incontrarsi per caso in giro per il mondo. Ma riusciranno i nostri eroi a non cedere alla tentazione e a perseguire i loro principi?
Ciò che rende questo film degno di nota non è sono solo il dreamteam Marceau-Cluzet (che si era fatto già notare per il bellissimo e toccante Ziemlich beste freunde), l’atmosfera sognante e malinconica e l’ironia delicata, ma anche i mille interrogativi che il dilemma dei protagonisti solleva. A chi non è mai capitato di vivere amori impossibili, di trovarsi costretto a scegliere tra la propria felicità e il senso del dovere, o, peggio, il senso di colpa? E’ giusto troncare un sentimento vivo sul nascere e rinunciare alla gioia pura in nome del buon senso? Ma a tutte le vittime di passioni irrealizzabili resta una consolazione, “ a loro resta l’eternità”, come sussurra Pierre ad Elsa nella memorabile e toccante scena conclusiva; perché, nonostante il dolore ed il sacrificio di non poter vivere totalmente un amore, resta la consapevolezza che quel sentimento, poiché inconcretizzabile, rimarrà immutato nel tempo, per l’eternità.
Ein augenblick Liebe
(titolo originale Une rencontre)
dal 7 agosto nei cinema tedeschi