Germania, il party lanciato su WhatsApp sfugge di mano e la polizia non basta per limitare i danni
Sembrava una scena alla Animal House – la famosa commedia americana del 1978 – quella che i poliziotti di Monaco si sono trovati davanti lo scorso weekend. E dire che tutto era partito da un semplice messaggio su WhatsApp. Come riportato da Die Welt, sabato scorso la polizia della capitale bavarese ha ricevuto numerose lamentele dagli abitanti del quartiere Moosach per un party troppo rumoroso. Arrivata sul posto, la pattuglia di agenti ha potuto constatare come la situazione fosse davvero andata fuori controllo.
Un party virale. L’invito alla festa, organizzata con un messaggio Whatsapp da un 18enne, aveva avuto una diffusione virale e il passaparola tra studenti si era talmente esteso che oltre 150 ragazze e ragazzi si erano presentati al party selvaggio. Intorno alle 22 il baccano di centinaia di persone nell’appartamento, sulle scale e nel cortile interno del condominio, ha fatto sì che i vicini si rivolgessero alla polizia per cercare di far tornare la quiete.
L’arrivo della polizia. Ma la prima pattuglia arrivata sul luogo si è resa ben presto conto che da sola non ce l’avrebbe mai fatta, tale era la mole di teenager scatenati da dover gestire. Quando i poliziotti hanno provato a interrompere la festa e far evacuare il cortile interno, la situazione si è scaldata: alcuni ragazzi si sono arrampicati sulle volanti della polizia e hanno cominciato a insultare gli agenti. A quel punto i festaioli hanno deciso di dirigersi in strada ostacolando il traffico. I malcapitati poliziotti si sono visti costretti a chiamare rinforzi: sono intervenuti così un centinaio di agenti, che hanno dovuto addirittura bloccare una linea del tram, la numero 20. Gli agenti hanno dunque ristabilito l’ordine, fermato due ragazzi più scalmanati e preso le generalità di molti altri. Sono fioccate denunce per disturbo della quiete pubblica.
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I danni. La polizia sta ancora provando a stabilire l’entità dei danni creati dagli esuberanti invitati. Oltre alle volanti danneggiate, sono stati trovati dei graffiti all’interno del cortile dell’edificio, presumibilmente opera di ragazzi che hanno preso parte alla festa. Intanto l’organizzatore del party virale se l’è cavata con una lavata di testa: i poliziotti non gli hanno elevato multe o citazioni in giudizio, riconoscendogli soltanto la colpa di aver organizzato una mega festa in cui poi gli altri invitati si sono lasciati andare. Sono “solo ragazzi”, dopo tutto.