Germania, bufera sullo spot di Natale: sarebbe pieno di simboli nazisti
L’anno scorso aveva fatto centro con il video del nonno triste che fingeva la sua morte pur di avere la famiglia riunita per Natale, capace di conquistare il web con oltre 50 milioni di visualizzazioni. Quest’anno, però, la celebre catena tedesca di supermercati Edeka non è stata in grado di bissare il successo: il nuovo spot natalizio già non aveva convinto tutti a causa del suo messaggio forse più scontato e buonista rispetto al 2015 (il vero senso delle feste è donare tempo a chi si ama, non stressarsi inseguendo mille impegni e convenzioni sociali). Ma adesso su Edeka si abbatte un’accusa decisamente più grave: il filmato sarebbe qua e là pervaso da allusioni e simbologie naziste.
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Le sequenza incriminate. Come racconta la Berliner Zeitung, le critiche più circostanziate arrivano da Sabine Bamberger-Stemmann, esperta di estremismi del Landeszentrale für politische Bildung di Amburgo. Secondo la studiosa, il primo fotogramma equivoco lo si può vedere già dopo pochi secondi, quando un’auto arriva in ritardo a prendere una bambina seduta sulle scale. La targa dell’auto in questione è “MU-SS 420”, dove la sigla SS – ipotizza la Bamberger-Stemmann – costituirebbe un rimando alle famigerate Schutz-Staffeln, le squadracce di protezione naziste. «In Germania, peraltro, utilizzare la sequenza SS in una targa automobilistica è vietato, e la cosa resta inammissibile anche se si tratta della targa fittizia di uno spot», spiega l’esperta. E ancora: negli ambienti di estrema destra, continua la Bamberger-Stemmann, il numero 420 è un rimando comune alla data di nascita di Adolf Hitler, il 20 aprile. E non è tutto: a 0:32 compare un’altra auto, stavolta in un’officina, e anche questa targa sembra destare sospetti, sebbene più vaghi: il numero 84, infatti, è frequentemente utilizzato dai neonazisti come abbreviazione di Heil Deutschland (la “H” è l’ottava lettera dell’alfabeto, la “D” la quarta). Insomma, troppe coincidenze secondo la studiosa per non trattarsi di malafede.
Le scuse di Edeka. Edeka però non ci sta, e tiene a chiarire proprio alla Berliner Zeitung che si tratta di un increscioso equivoco e, in ultima analisi, di una scelta infelice delle lettere: «Si tratta di due targhe di fantasia», spiega il portavoce di Edeka Gernot Kasel. «MU-SS e SO-LL rimandano alla canzone che fa da sottofondo allo spot (in cui una mamma indaffarata ripete “Muss noch dies, muss noch das“, “devo ancora fare questo, devo ancora fare quello” e Sollen è l’altro verbo tedesco che esprime la sfumatura del dovere, ndr). Siamo spiacenti che sia stata suscitata un’impressione sbagliata, non era assolutamente nostra intenzione». Che si tratti di scelta improvvida o di un imbarazzante passo falso, una cosa è certa: al reparto comunicazione Edeka, quest’anno, qualcuno rischia di non mangiare il panettone.
Foto di copertina © YouTube