Germania, AfD come i nazisti cento anni fa comincia a criticare il Bauhaus

Afd critica il Bauhaus nel suo centesimo anniversario: troppo vicino al comunismo, minaccia l’identità nazionale

Il partito politico di estrema destra AfD, sta criticando il Bauhaus,  alle porte del suo centesimo anniversario, muovendo delle critiche che richiamano alla memoria quelle del periodo nazista. Il partito giudica il Bauhaus un’ “aberrazione della modernità“, i deputati vedono gli edifici del movimento come peccati architettonici, freddi, inospitali e poco attraenti e richiedono un “esame critico” del Bauhaus per creare un presunto “quadro complessivo storico-culturale”. Questo perchè, a loro parere, non dovrebbe essere eccessivamente glorificato, soprattutto nel giorno del suo anniversario. La critica cela anche motivazioni strettamente politiche, il partito lamenta infatti anche una presunta vicinanza del Bauhaus al comunismo.

La mozione verrà discussa venerdì nel Parlamento del Land della Sassonia-Anhalt.

La mozione

Nella mozione AfD afferma che in occasione del centesimo anniversario del Bauhaus si dovrebbe evitare una “glorificazione unilaterale dell’eredità del Bauhaus”. Secondo il partito lo stile Bauhaus ha portato a una sorta di uniformità globale, si parlerebbe di peccati storici architettonici e di una standardizzazione dell’architettura e del design. Inoltre, secondo il partito, la scuola di design rappresentava “valori discutibili”, a causa di un estetica di radicale semplificazione e funzionalizzazione, dove tutte le peculiarità venivano perdute. Queste forti caratteristiche della fondazione sono state ridotte da parte dell’AfD in una presunta “alienazione delle persone dal loro ambiente“.

Le similitudini con il nazismo

Le critiche mosse dal partito tedesco di estrema destra richiamano inevitabilmente alla memoria gli attacchi storici al Bauhaus condotti dalla Germania nazista negli anni ’30. Entrambi i movimenti convergono su una chiara posizione fortemente nazionalista, denunciando il Bauhaus come un simbolo di decadenza e di minaccia ad una presunta purezza culturale. Poichè lo stile incarna i valori cosmopolitici, internazionali e progressisti, i membri dell’AfD sostengono allo stesso modo che oggi questo movimento rappresenti una minaccia all’identità nazionale. La similitudine con il nazismo emerge proprio qui, dal momento in cui in entrambi si cerca di rigettare tutto ciò può essere considerato “non autenticamente tedesco“, trattando il Bauhaus come un elemento di disgregazioni culturale, anzichè un’espressione di rinnovamento artistico.

Le critiche mosse oggi dall’AfD, si collocano all’interno di una più ampia opposizione ad una Germania postbellica, liberale, multiculturale e progressista, rivalutando quindi elementi e idee della retorica nazionalista del passato. Come afferma Cornelia Lüdemann, leader del parito dei Verdi: “il partito di estrema destra (AfD) combatte ciò che rappresenta il Bauhaus: uguaglianza, solidarietà e rinnovamento sociale”.

Il vicepresidente del gruppo parlamentare AfD Hans-Thomas Tillschneider respinge qualsiasi collegamento tra l’attuale proposta e l’era nazionalsocialista. Questa critica è un tentativo di evitare un vero dibattito. “È economico”, ha detto Tillschneider. L’AfD non è interessata a tagliare i fondi; vuole preservare la fondazione. Ma vogliamo esaminare criticamente l’ideologia che circonda il Bauhaus”.

Le parole del ministro della cultura Claudia Roth

Il ministro della cultura Claudia Roth ha dichiarato alla Süddeutsche Zeitung che “il fatto che oggi l’AfD cerchi di agire contro l’eredità del Bauhaus con argomenti e formulazioni sorprendentemente simili a quelli usati dal NSDAP è estremamente allarmante” e assolutamente inaccettabile.

A detta del ministro l’AfD, con queste critiche sta solo cercando di dominare il dibatitto culturale, “La Fondazione Bauhaus Dessau sta facendo un ottimo lavoro – e le azioni dell’AfD dimostrano quanto sia importante il loro lavoro. Purtroppo questo modo di affrontare la nostra storia e tale azione contro la libertà delle istituzioni culturali nel nostro Paese non è un caso isolato, ma piuttosto il programma dell’AfD”.

Anche Andreas Silbersack, capogruppo parlamentare del FDP nel parlamento regionale della Sassonia-Anhalt, vede parallelismi con il regime nazista: “Qui l’AfD mostra la smorfia del nazionalsocialismo”.

La reazione del Bauhaus

La fondazione Bauhaus Dessau ha risposto all’attacco dell’AfD e ha sottolineato che il programma dell’anniversario in realtà non prevede una “glorificazione unilaterale dell’eredità del Bauhaus”.

Barbara Steiner, direttrice della fondazione, sottolinea invece l’eccezionale significato del Bauhaus, come patrimonio mondiale dell’UNESCO: “Gli edifici Bauhaus di Dessau attirano ogni anno oltre centomila persone da tutto il mondo. Se questi edifici non esistessero, il turismo nelle città e nelle campagne, e con esse le popolazioni locali, subirebbero perdite economiche significative”.

Secondo il partito, la critica politica da parte dell’AfD che assimila Bauhaus all’ideologia comunista è molto grave, poichè “una tale ideologizzazione dell’arte e dell’architettura può avere effetti sociali negativi a lungo termine”.

Continuare a scrivere l’eredità del Bauhaus, pensare al futuro, esaminarne costantemente il valore e il significato e portarlo nel presente sono la massima priorità della Fondazione Bauhaus Dessau sottolinea il direttore.

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