Elezioni a Berlino, la FDP fa campagna al Berghain con un doppio senso sul consumo di droghe
«La lezione di chimica non può avere luogo solo dopo mezzanotte»: è il messaggio, piuttosto allusivo, che i frequentatori del Berghain hanno potuto leggere domenica sera di fronte al tempio della techno berlinese. Niente di strano, se non fosse per il fatto che si tratta di una campagna elettorale ideata dalla FDP, il partito liberaldemocratico tedesco, e che il tema celato dietro all’ambiguo cartellone sia quello dell’istruzione a Berlino.
A caccia di voti. Non è un mistero che gli ultimi anni, per i Freien Demokraten berlinesi, siano stati piuttosto avari di successi politici: nel 2011 restarono esclusi dal parlamento cittadino, due anni dopo addirittura dal Bundestag a livello nazionale. Quest’anno la prematura, drammatica scomparsa del leader Guido Westerwelle. Con le elezioni cittadine alle porte e con una competizione resa ancora più spietata dalla comparsa, sulla scena politica berlinese, di un’Alternative für Deutschland in crescita e attestata su posizioni economiche piuttosto simili a quelle dei liberali, la FDP è alla disperata ricerca di strategie che possano assicurarle visibilità e voti. Il cartellone apparso di fronte al Berghain, che allude indubbiamente all’ingente consumo di droga all’interno del club per attirare un target più giovane, fa in realtà parte – come si scopre leggendo la scritta gialla a caratteri più piccoli sul manifesto e spulciando la pagina Facebook del partito – di una più ampia campagna dedicata alla riforma della scuola a Berlino: «Berlino merita la migliore istruzione. Più insegnanti, lezioni garantite, scuole pulite e ristrutturate», si legge nel post che accompagna la foto. Il significato sotteso al doppio senso, forse un po’ astruso, sembra però nel complesso chiaro: “Le nostre scuole sono messe talmente male che l’unica chimica studiata dai nostri giovani è quella che sperimentano di notte, al Berghain”.
Screenshot © Facebook – FDP Berlin
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La campagna di Kotti. Quello del Berghain non è l’unico cartellone della campagna ad aver attirato l’attenzione dei media. Nei pressi della U-Bahn di Kottbusser Tor, è stato piazzato un altro messaggio ironico: «Se vi fa paura Kotti di notte, visitate un po’ le scuole elementari a Hellersdorf di giorno». Ma l’aggressiva macchina pubblicitaria della FDP si era già messa in moto dopo la Brexit, quando in giro per Londra era stato avvistato un cartellone con questa scritta, rivolta alle imprese britanniche: «Care start-up, restate calme e trasferitevi a Berlino». E, qualche settimana fa, gli esperti di comunicazione dei liberaldemocratici avevano predisposto un manifesto vuoto a fianco di una campagna dell’SPD col faccione del sindaco di Berlino, Michael Müller, accompagnando il tutto con lo slogan: «Cara SPD, questa parte del manifesto descrive molto meglio il vostro lavoro al governo della città». Finora questa strategia comunicativa di impatto ha funzionato, e tutte e quattro le campagne hanno ricevuto notevole attenzione da parte dei media e del web. Ma sono sicuri, nel think tank della FDP, che visibilità significhi automaticamente più voti nelle urne?
Foto di copertina © Facebook – FDP Berlin