Einschulung, in Germania il primo giorno di scuola si festeggia più della Comunione in Italia
di Gabriele Nugara*
Sabato 10 settembre in molti avranno notato per strada tanti piccoli cortei familiari in prossimità delle Grundschulen (scuole elementari) berlinesi: si è rinnovato infatti quel rituale imprescindibile per la società tedesca che porta il nome di Einschulung (ingresso nella scuola). Circa 700.000 quest’anno i bambini alle prese con il sensibile e atteso passaggio dall’asilo alle scuole elementari, dalla socializzazione puramente ludica del Kindergarten all’universo dell’apprendimento istituzionale. Per settimane le vetrine delle cartolerie e dei centri commerciali in Germania – vedere ad esempio la sequenza degli scaffali dello Schulmarkt creato da Karstadt o in altri grandi magazzini – hanno esibito festosi allestimenti e multiformi trovate consumistiche con un protagonista assoluto che, a dispetto degli eccessi del merchandising, riesce a mantenere intatta una sua poeticità: la storica Schultüte (detta anche Zuckertüte) ovvero un cono di cartone colorato con cui si celebra l’ingresso dei bambini nella scuola elementare. Se si vuole seguire una prospettiva critica sui consumi basterebbe citare il dato dei due milioni di esemplari prodotti ogni anno dalla principale ditta tedesca nel settore, la Nestler. Se invece si vuol dare la precedenza alla poesia basterebbe evocare i ricordi di infanzia di Erich Kästner, autore di un caposaldo della letteratura per l’infanzia, Emil und die Detektive, ambientato proprio a Berlino.
Questo cono di cartone colorato – di origine ottocentesca – è il simbolo della festa in cui le famiglie celebrano l’ingresso dei figli in una nuova fase dell’esistenza che – per usare un’espressione comune con un tocco legittimo di retorica – va sotto il nome di Ernst des Lebens, come dire: le cose serie della vita. Ed è singolare come questa formula linguistica in molti di noi evochi con maggiore efficacia le sensazioni e i ricordi del proprio primo giorno di scuola in Italia: dal grembiule al suono sinistro della campanella, dal perfezionismo estenuante di certe mamme a una vaga tristezza nell’aria. Qui, e certo si cade forse nella trappola di una rapida idealizzazione, la Einschulung è pensata come un momento di gioia, con tutti i crismi del rito di iniziazione che qualche bimbo accusa lo stesso e subito cerca rifugio nel genitore, anche qui, è vero, ma l’atmosfera è il più possibile festosa, raggiante, condivisa, solidale; cominciare le elementari, la Grundschule, con una cornucopia piena di regali, dolciumi e cancelleria varia ha l’effetto di un rimedio collettivo alle ansie della crescita. Una vera prima comunione laica.
Nonostante l’offerta industriale massiccia di Schultüten di ogni genere e formato, tonde, angolari, alte un metro o molto meno, coperte di Minions o ammantate dei ghirigori Disney dell’onnipresente principessa Elsa, senza dimenticare le Star Wars-Tüten o le versioni più vintage mit der Maus ispirate alla celeberrima Sendung – molte famiglie berlinesi in pellegrinaggio scolastico per la Einschulung hanno preferito dare sfogo alla propria creatività con ricami, adesivi, toppe varipinte e l’intero repertorio sfavillante del proprio Basteln (fare bricollage), oppure hanno preso un cartoncino, una pinzatrice e han risolto la questione scrivendo il nome del bambino a pennarello. Poi il cono va riempito tentando l’equilibrio perfetto tra Gummibärchen e Schulhefte, tra leccornie, materiale utile per scrittura e disegno e talvolta anche qualche soldo. In più: se qualcuno negli anni ’90 riusciva a infilare dentro il cono un Gameboy, oggi tutti conoscono la gamma di articoli tecnologici a disposizione dei genitori…
La consegna della Schultüte solitamente avviene dopo l’incontro in aula magna – allietato da piccoli spettacoli di canto o teatro – di tutte le famiglie con il direttore scolastico e una prima ora di “lezione” con la nuova classe al completo. Successivamente i bambini vengono raggiunti in classe da gruppetti frementi di amici e parenti e ricevono il loro cono-dono. A livello simbolico la Schultüte dovrebbe rappresentare il frutto maturo pronto per essere colto, la raggiunta maturità tra i cinque e sei anni per cominciare la scuola, e con la consegna della cornucopia si assiste ad uno dei momenti a più alta densità emotiva, si avverte in tutta la sua concretezza – pur esorcizzata dal contesto così allegro – la separazione, il distacco da una fase della vita e l’approdo ad un’altra. Solo in un altro frangente l’emozione delle famiglie si fa più incandescente: quando il bambino, ancora in aula magna, seduto insieme agli altri nelle prime file, viene chiamato per nome e cognome dalla maestra e – zaino in spalla – dando magari ancora un breve bacio ai genitori, si avvia verso la sua prima lezione.
La circolarità delle tappe esistenziali e dell’appartenenza ad una comunità ha già messo di fronte ad analoghe emozioni forti e complesse, come l’inizio dell’asilo. Ed altri momenti ancora più intensi vengono presagiti, le scuole superiori, l’università… Tuttavia è il primo momento in cui si comincia davvero ad assaporare il gusto dell’Ernst des Lebens, e non mancano le palpitazioni e i pianti. Poi, tutti giù in cortile a scattare sequenze infinite di fotografie cominciando a scartare caramelle e barrette di cioccolata…
Lunedì, si comincia sul serio!
*Gabriele Nugara, filmmaker e montatore (è stato autore del video Rewings of Desire, con il quale ha vinto il premio della fondazione Wim Wenders in un contest indetto da Arte), è a Berlino dal 2009 e ha deciso di trasferirsi definitivamente quando la sua compagna ha saputo di aspettare una bambina. Marlene è fresca di Einschulung in una scuola a Kreuzberg.
Foto © Gabriele Nugara