È morto Helmut Kohl, il cancelliere artefice della riunificazione tedesca
Helmut Kohl, il cancelliere padre della riunificazione tedesca, è morto oggi a 87 anni nella sua abitazione di Ludswigshafen.
Il giornale tedesco Bild è stato il primo a diffondere la notizia: stando alle informazioni riportate dalla testata, l’ex cancelliere è deceduto nella mattinata di venerdì nella sua abitazione di Ludwigshafen, nel Bundesland della Renania-Palatinato. Era malato da tempo e costretto sulla sedia a rotelle da un ictus. Dal 1982 al 1998 Kohl fu cancelliere della Repubblica Federale Tedesca e artefice della riunificazione di BRD e DDR nel 1990. La CDU (Unione cristiano-democratica), partito di Angela Merkel di cui Kohl fu presidente per 25 anni, ha prontamente confermato il decesso dell’ex cancelliere con il seguente tweet: “Siamo a lutto. Rip Helmut Kohl”.
Chi era Helmut Kohl
L’ex cancelliere Helmut Kohl detiene il record per il periodo di carica più lungo di sempre: 16 anni. Viene ricordato come padre della riunificazione, ma anche come “architetto” del Trattato di Maastricht che spianò la strada all’istituzione dell’Unione Europea e sostenitore della moneta unica. Dal 1973 al 1998 fu anche presidente del partito della CDU. Il suo più grande traguardo fu il processo di riunificazione delle due Germanie. All’inizio degli anni Novanta fece da “padre adottivo” ad Angela Merkel, nel partito e nel governo. Il controverso scandalo di donazioni illegali al partito in cui Kohl rimase coinvolto gli costò la presidenza onoraria della CDU nel 2000. Questo episodio danneggiò la sua eredità politica. Helmut Kohl viene comunque ricordato come uno dei più importanti leader europei della seconda metà del XX secolo.
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Foto di copertina: Bonn, Pressekonferenz Bundestagswahlkampf, Kohl © Engelbert Reineke CC BY-SA 3.0 DE
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