A Berlino la festa di quartiere si celebra a colpi d’arte con la 48 ore Neukölln
A Berlino, dal 26 al 28 giugno 2015 il distretto di Neukölln sarà animato dalle numerosissime attività legate al festival d’arte 48 Stunden Neukölln (48 ore Neukölln). Un appuntamento incredibilmente ricco e dalle sfumature poliedriche, un festival all’insegna dell’arte che, declinata in ogni sua possibile forma, trasformerà per 48 ore il distretto in un palcoscenico affollatissimo, con una serie di iniziative da imbarazzo della scelta.
Non solo arte
La 48 Stunden Neukolln raccoglie ed esibisce in un’unica piattaforma di eventi i progetti artistici della scena berlinese, presentando e allo stesso tempo supportando l’espressione artistica che andrà in scena. Il festival, tuttavia, non si pone come obiettivo la sola esibizione delle opere, ma mira ad assumere la forma di uno spazio e un tempo precisi dove le persone possano vedersi, incontrarsi, condividere il piacere della fruizione. Il festival vuole essere, in questo modo, un’occasione non solo artistica, ma anche sociale: è esattamente una riflessione sulla società, sui suoi cambiamenti e sulle sue nuove sfide che il festival vuole ispirare. Artisti, performer, visitatori, bambini o semplici curiosi saranno accomunati da un’atmosfera unica, nella quale la parola chiave sarà “arte”, un concetto che prescinde dalle differenze e anzi, tende a raccogliere sotto un unico tetto ideale tante persone, tanto diverse.
L’arte salverà il mondo
S.O.S è il codice universalmente riconosciuto per chiamare il soccorso. E’ da questo segnale d’aiuto che parte l’idea di base dell’edizione 2015. Un motto dalle interpretazioni aperte, che può essere letto sia come una richiesta d’aiuto dell’arte al mondo esterno, in un momento in cui l’attenzione generale è orientata verso altri ambiti (in particolare quelle della finanza e dell’economia), sia una richiesta d’aiuto invece da parte del mondo esterno rivolta a quello dell’arte, cercando nelle sue forme espressive una “via di salvezza” contro le contaminazioni più negative della società. Insomma, l’aiuto come concetto di salvezza, di braccia aperte al prossimo, di accoglienza, di atteggiamento reciproco per un’idea più generosa e plurale di vivere il rapporto con il prossimo.
Programma e Location
Il programma prevede una lista di appuntamenti incredibilmente numerosi. Farne un “riassunto” sarebbe limitante e si rischierebbe di tralasciare qualcosa che a seconda dei gusti sarebbe importantissimo citare. Il sito internet del festival, consapevole dell’infinita gamma di scelta, ha organizzato un sistema che a seconda dell’ora, della categoria di eventi, del giorno e dei temi permette di creare un programma personalizzato a seconda degli interessi e del tempo libero a disposizione.
Gli eventi saranno divisi nelle seguenti sezioni: Arte e Mostre, Progetti interdisciplinari, Interventi e Azioni, Danza e Performance, Film, Teatro, Musica, Lettura e Discussioni.
Fra le location del Festival troviamo il Rathaus Neukoelln, la Nikodemus Kirche, (Nansenstr. 12 12047 Berlin), la Zentraler Ausstellungsort Neukölln Arcaden, il club Klunkerkranich, il Café Ole, la WerkStadt Kulturverein Berlin, e tantissimi altri punti del distretto che ospiteranno gli eventi. Ogni appuntamento è citato con luogo, ora e data di esibizione.
Spazio Bimbi
Non preoccupatevi di contattare una baby sitter o di rinunciare a una visita al festival causa bambini appresso: il festival mette a disposizione uno spazio e un programma specificatamente riservato ai piccoli. Ci saranno workshop, performance ed escursioni destinate alle famiglie con bimbi e un’avventura alla scoperta dell’arte anche per loro, un’idea originale, divertente e in tutti i sensi formativa per i vostri piccoli accompagnatori, che sicuramente apprezzeranno l’entusiasmo del festival e il suo carattere creativo.
26-28 Giugno 2015
zona Neukoelln
Performance, proiezioni di film, gallerie d’arte, conferenze, workshop, spazio bambini, con tema: S.O.S : l’arte salverà il mondo e dal mondo si farà salvare.
Copertina: (C)Grafik: Thomas Lehner Foto: Andy King