La Società Dante Alighieri di Berlino, il luogo dove la cultura italiana e tedesca s’incontrano

Nel bellissimo quartiere di Schöneberg e precisamente a Nollendorfstraße 24, a due passi dall’omonima piazza, sorgono oggi i locali della Società Dante Alighieri di Berlino, storico punto di riferimento culturale per gli italiani trasferitisi nella capitale tedesca. Il Comitato di Berlino è solo uno dei 423 comitati sparsi in sessanta paesi di tutto il mondo e la sua missione, come quella degli altri, è “di ravvivare i legami spirituali degli emigranti italiani con la madre patria, di far conoscere e far amare l’Italia agli stranieri e di far apprezzare all’estero la creazione del genio e del lavoro italiano”.

La sede centrale della Società si trova a Roma, dove fu fondata nel 1889 da Giacomo Venezian ed ebbe il nome da Giosuè Carducci. Quella di Berlino, invece, fu ufficialmente fondata nel 18 gennaio del 1956, giorno in cui si riunì la prima assemblea per l’elezione del primo Consiglio Direttivo: Presidente fu nominato il tedesco Dr. de la Croix; Vice-Presidenti il Prof. tedesco Reichenkron e l’italiano Dott. Isani già addetto stampa del Consolato Generale d’Italia in Germania.

Tuttavia, attraverso delle informazioni reperibili sul sito internet ufficiale del Senato della Repubblica, le origini della Dante di Berlino sembrano piantare radici già tra il 1903 e 1904, quando il Senatore Davide Mele risulta essere Fondatore e Presidente, poi dimissionario, del primo Comitato della sede. Per la scarsità di documentazione però, gli anni tra il 1904 e 1955 rimangono alquanto oscuri e le tracce delle attività della Dante di Berlino sono pressoché inesistenti. Si è a conoscenza di una partecipazione del Comitato al tentativo di acquisto (poi fallito) di uno stabile nel 1922 ma a parte questo, ed altri piccoli indizi durante la Seconda Guerra Mondiale, le notizie sono decisamente carenti.

Invece, oggi, grazie ad un progetto di recupero e di digitalizzazione del materiale documentaristico della sede della Dante di Berlino, avviato tra il 2012 e il 2013, è stato possibile creare un archivio storico (consultabile su prenotazione) che consente di narrare e seguire le vicende del Comitato dalla data della sua fondazione ufficiale fino ai giorni nostri. Il progetto, poi, attraverso la supervisione dell’attuale Tesoriere Fabio Ferrarini, laureato in Scienze Giuridiche e Scienze Storiche presso l’Università degli Studi di Milano, divulgatore e giovane storico nonché conoscitore dei rapporti italo-tedeschi, ha visto l’attuazione di un importante riordino cronologico del materiale, soprattutto relativo agli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta che non è solo fondamentale per le vicende della Dante, ma anche per conoscere ed approfondire un periodo storico particolare ed intenso per la Germania e la capitale tedesca in primis. Il team, oltre appunto alla supervisione del Ferrarini, era formato da diversi soci, collaboratori e tirocinanti, tra i quali è da segnalare l’apporto di Davide Balzano, Pierluigi Baiano ed Annalisa Badami. La fase di digitalizzazione, invece, si è svolta tra il febbraio ed il maggio del 2014, mentre la catalogazione cartacea è cominciata da poco grazie all’ausilio di Giorgio Redigolo.

Altro progetto di successo dell’attuale Comitato è stato quello del 2013 relativo alla biblioteca, che attualmente conta oltre un migliaio di titoli, tra testi tecnici sull’editoria cartacea e digitale, romanzi, itinerari di viaggio, riviste d’arte, testi per lo studio della lingua e libri di storia, tutti totalmente raccolti e messi a disposizione attraverso donazioni di enti pubblici, di comitati esteri della Dante, della Dante Centrale di Roma e donazioni personali degli stessi soci della Dante berlinese.
Questi due progetti hanno arricchito la già notevole proposta culturale del Comitato che si fonda soprattutto su corsi di lingua italiana e tedesca (dal livello base a quello avanzato), su corsi di storia e cultura italiana, work-shop formativi per gli studenti universitari ed una programmazione di eventi culturali prestigiosa.

La Dante di Berlino, nacque per creare un ponte culturale tra l’Italia e la Germania, al fine di favorire l’integrazione dei nostri compatrioti e di diffondere la cultura italiana nel miglior modo possibile. Ed ancora oggi svolge il suo compito in maniera impeccabile.

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