Come un’agenzia di case a Berlino mi ha trattenuto una parte di cauzione senza ragione
di Pièe Piny
La mia esperienza con l’agenzia XXXXXX XXXXXXX, non italiana, con nome inglese e base a Berlino, ha inizio a novembre del 2015. Dopo essermi trasferito a Berlino comincio, con molte difficoltà, a cercare casa. Guardo su vari siti. Su una celebre piattaforma di case in affitto che ti permette di versare la cauzione e di perderne solo una parte in caso di recessione trovo l’annuncio di un’agenzia che affitta una stanza a 399 € a Neukölln. Ecco la cronaca di cosa è successo
-Prenoto la stanza tramite le condizioni dell’agenzia ossia versare la caparra relativa all’affitto aspettando la risposta dell’affittuario, Mi reco presso l’agenzia e scopro, in quanto nell’annuncio non era stato menzionato, che c’è una commissione iniziale di 100 € che devo versare a favore dell’agenzia stessa. La cauzione è di 750 €.
– il prezzo dell’affitto, non è più di 399€ ma di 419€ (escluso tassa televisiva) giustificato come “spese aggiuntive”
–Accetto comunque. Ho bisogno di una camera fino a luglio 2016 e trovarne a Berlino è difficilissimo. Mi sono trasferito per ragioni di lavoro, non ho tanto tempo da perdere. Ricevo le chiavi. Vado nella casa. Entro nella mia camera e mi accorgo che la serratura della porta è rotta. Avendo contrattualmente pochi giorni di tempo per denunciare eventuali danni, scrivo subito all’agenzia e ne chiedo la sostituzione. Dopo due mail inviate ricevo una sola mail di risposta in cui mi si ringrazia per averlo fatto presente. Risultato: non viene nessuno. Poiché è una casa in condivisione di 6 persone dopo qualche settimana decido di cambiare a mie spese la serratura.
– Durante l’inverno abbiamo problemi di muffa e addirittura ci piove dentro casa. Ho i video che lo confermano.
– Ogni volta che viene il delegato dell’agenzia per pulire una delle stanze lasciata libera da uno dei coinquilini, lo stesso gira senza permesso tra le altre camere con la scusa di sbagliare porta con buona pace di permessi e privacy.
– Quando devo lasciare Berlino, come da contratto, mando un preavviso di più di un mese. Parto in piena notte, ho bisogno delle chiavi fino all’ultimo, le lascerò quindi ad una mia coinquilina. Aspetto una visita da parte dell’agenzia pochi giorni prima della partenza per fare un check-out e accertare le condizioni della casa affinché mi possa essere restituita la cauzione di 750 €. L’agenzia non si presenta Per tutelarmi decido di fare delle foto per avere prova di quanto e come è lasciata la stanza.
– Qualche settimana fa, dopo quasi due mesi dalla chiusura del contratto, l’agenzia mi comunica un pagamento di ” lavori vari” fatti 2 giorni prima della mia partenza, di quasi 300€ che vanno suddivisi tra tutti i coinquilini presenti al momento dell’esecuzione, indipendentemente da chi ci fosse stato durante il periodo precedente e indipendentemente da chi ci avesse trascorso 3 mesi o 1 anno. Sono 50 € da pagare. Dicono che è nel contratto, ma anche se non lo fosse, hanno la mia cauzione, io sono in Italia e non so quanto valga la pena rivolgersi ad un avvocato.
– Qualche giorno dopo ricevo un’altra mail che mi comunica l’aggiunta di spesa di 150€ per la rottura, “inesistente” a mio avviso, dell’armadio. Chiedo spiegazioni, ma l’agenzia senza dare prove né delucidazioni continua a ripetermi che mi verrà detratta la spesa dalla cauzione di 750 € che ancora non mi è stata restituita.
–Mando e-mail con le foto che attestano lo stato della camera al momento della mia partenza e ricordo il pagamento a mie spese della serratura cambiata al mio arrivo, ma loro continuano a dare risposte vaghe alle mie e-mail. Continuano a trattenere la caparra, giustificando le detrazioni con un modo di fare poco professionale e poco onesto, dando addirittura colpa a me per aver fatto consegnare le chiavi alla mia coinquilina. Riesco a farmi mandare una foto del “danno” da parte del nuovo coinquilino che ora ha la mia camera e si vede chiaramente dalle foto che il danno è dettato dall’usura e da un montaggio eseguito male dell’armadio e che non intacca assolutamente la funzionalità di quest’ultimo, non giustificando così la spesa di 150€ per un armadio da 74, 99€ comprato all’IKEA. Il danno in questione, quello dell’armadio, è questo:
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È evidente che si tratta di un danno causato da un montaggio fatto male o dalla scarsa qualità del materiale. Ad ogni modo non è giustificata la sostituzione totale dell’armadio, al massimo ad un deprezzamento che sicuramente, ripeto, non può mai essere di 150€ se l’armadio ne vale 74,99.
Come finisce. Non c’è niente da fare. La cauzione che mi torna indietro è di 550 €, 200 meno di quanto avevo lasciato, una cifra importante visto che, a mio avviso, non avevano il diritto di trattenerla, ma troppo piccola per pensare di adire a vie legali.
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