Berlino, una gang si aggira per Revaler Strasse ed è pronta a ferire a morte
A Revaler Strasse l’area con la maggiore concentrazione di club di Berlino, gira una pericolosa banda pronta a ferire, quasi anche morte, chi si oppone alle loro rapine. Ne avevamo già scritto lo scorso 11 Novembre con questo articolo, la situazione non è cambiata, anzi è peggiorata. Il “grande” caso di cronaca del momento proviene dalla denuncia di un personaggio pubblico, la cantante rock Jennifer Weist (a sinistra nella foto in alto).
“Lo scorso sabato ero a Friedrichshain con amici, stavamo tornando a casa quando due ragazzi si sono avvicina e hanno cercato di rubarmi la mia borsa a tracolla. La persona che stava con me ha provato a spingerli via, ma nel farlo uno di loro gli ha strappato una catenina dal collo. Lui ha provato a riprenderla, ma si sono aggiunti altri tre ragazzi. Ho chiamato aiuto, sono corsi due ragazzi, ma tutto è successo molto velocemente, uno dei delinquenti ha tirato fuori un coltello ed ha ferito gravemente al collo il mio amico. Qualche millimetro più in là e mi sarebbe morto tra le braccia, ma per fortuna non è successo nulla (nella foto a dx l’immagine della ferita)…Ho poi cercato con la polizia tutte le strade intorno all’incrocio tra Revaler Strasse e Warschauer Strasse e nel Raw. Ci sono persone molto pericolose lì e sono pronte ad uccidere per una “cazzo” di catena. Questi figli di puttana devono essere presi!”
Purtroppo, come già detto, non è un caso isolato. La polizia di Berlino ha sostanzialmente deciso di tollerare lo spaccio nella zona del RAW, gli ex magazzini delle ferrovie tedesche ai tempi del Kaiser trasformati nel polmone della vita creativa e soprattutto notturna della città. Passeggiandoci, ogni tre metri, se non di più, si ricevono offerte per ogni tipo di droga. È una situazione di degrado che, per quanto il più delle volte innocua, si arricchisce purtroppo sempre più di crimini violenti. Ci scrive ieri una lettrice del magazine: “Sabato sera, gruppo misto tutti italiani, ora abbastanza tarda, siamo sul ponte di Warschauer Strasse quando un ragazzo chiede da accendere ad una ragazza del nostro gruppo. A pochi metri da lui vi sono un po’ di suoi amici. Fanno, ma questo ce ne rendiamo conto solo dopo, da “palo”. Lei cerca l’accendino quando il ragazzo che le è di fronte, con un gesto fulmineo, le strappa la borsa a tracolla e corre via con il resto della banda. Lei, napoletana verace, reagisce subito, gli corre dietro, li insegue quando uno di questi si ferma, estrae una bomboletta e le spruzza liquido urticante negli occhi. Il finale della serata avviene in ospedale. Nessuna conseguenza grave, ma tanta paura“.
Non si può evitare di passare la sera per Revaler Strasse ogni tanto. Alcuni dei migliori club e bar cittadini sorgono qui, è una sorta di Trastevere/San Lorenzo romano, tutto è normalmente illuminato e sono migliaia le persone che vi transitano ogni notte senza alcun tipo di problema. Si può però cercare di ridurre ulteriormente il rischio. Se si è ragazze, sia se si è da sole che con una o più amiche e si sta puntando la fermata della metro di Warschauer Strasse per tornare a casa (diciamo che sono almeno le 2/3 di notte) magari è meglio cercare di evitare di passeggiare dentro il Raw o sulla Revaler Strasse e allungare un attimo percorrendo la Simon Dach Strasse o la LibauerStrasse fino alla Kopernikusstrasse. Non solo. Evitate di farvi avvicinare con scuse come:
-Hai davvero dei begli occhiali, me li fai provare?
Sembrano frasi idiote, di quelle che viene da pensare “ma davvero qualcuno ci casca?, eppure sono tanti i casi di persone che ci cascano. I consigli che vi abbiamo dato nascono da racconti ascoltati in prima persona da chi è stato vittima di rapine (a volte la borsa, a volte il cellulare, a volte altro) nella zona di Revaler Strasse da settembre scorso ad oggi. Teniamo gli occhi aperti, basta essere un po’ alticci o distratti per ritrovarci né più né meno come le vittime dei due casi di cronaca che vi abbiamo appena raccontato.
Berlino è una città sostanzialmente sicura, non c’è paragone con le grandi metropoli italiane o con Parigi o Londra, ma parliamo pur sempre di una meta di turismo dove girano soldi e, di conseguenza, invidie sociali e necessità di sopravvivenza. È ancora uno dei più posti al mondo con la migliore qualità della vita, ma non il paradiso.