Berlino, politico dei Pirati morto suicida: avrebbe perseguitato e ucciso un 29enne
La polizia lo aveva trovato morto lunedì scorso nel suo appartamento a Steglitz, zona sud-ovest di Berlino. Ma gli agenti, una volta entrati nell’abitazione di Gerwald Claus-Brunner, politico del Piratenpartei (partito dei Pirati), avevano potuto constatare come i corpi senza vita fossero due. L’altro uomo, un 29enne che i media tedeschi hanno identificato come Jan L., sarebbe stato prima perseguitato e poi ucciso da Claus-Brunner che infine, in preda ai sensi di colpa, si sarebbe tolto la vita. Lo scrive tra gli altri Die Welt, secondo le cui fonti il 44enne, ex deputato all’Abgeordnetenhaus (il Parlamento) di Berlino, avrebbe scritto a un collega di partito confessando l’omicidio.
I fatti. Un portavoce della polizia aveva reso noto lo scorso martedì il ritrovamento di due cadaveri nell’appartamento di Steglitz. Gli inquirenti erano stati spinti da una “lettera di suicidio” a fare irruzione nell’abitazione di Claus-Brunner il 19 settembre, proprio nel giorno della debacle elettorale dei Pirati, usciti dal Parlamento berlinese dopo aver raccolto meno del due percento delle preferenze (nel 2011 avevano raggiunto l’8,9 percento e conquistato 15 seggi). Claus-Brunner, spiegava la polizia, ha quasi certamente ucciso Jan L. nel suo appartamento a Wedding, a circa mezz’ora di macchina da Steglitz, per poi trasportare il corpo della vittima nel suo appartamento, dove infine si è suicidato. Una versione che sarebbe riconfermata dalla presunta confessione di Claus-Brunner, emersa nei giorni successivi.
La vittima. Jan L., 29 anni, era stato un attivista del Piratenpartei e aveva lavorato a stretto contatto con Claus-Brunner. Come riportato dal Tagesspiegel, la vittima aveva già denunciato Claus-Brunner per stalking e un suo amico di Wedding gli aveva di recente consigliato di rivolgersi nuovamente alla polizia. Diversi quotidiani tedeschi raccontano come Claus-Brunner, nei mesi scorsi, avesse dedicato numerosi tweet alla vittima, definendolo «mio amore, mia vita».
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