Berlino, Kreuzberg: case di lusso disabitate ai profughi
Dove far vivere i profughi in attesa di rispondere alla loro richiesta d’asilo? A Berlino, così come in tutta la Germania, il problema è urgente e si valutano tutte le opzioni. Una di queste, presentata nel distretto Kreuzberg-Friedrichshain dal partito dei Verdi (lì maggioranza) mercoledì scorso e in discussione la prossima settimana, è di utilizzare le case di lusso al momento disabitate. In particolare si parla della abitazioni del Riehmers Hofgarten su Yorckstraße 83. Come riporta la Faz al momento circa un terzo degli appartamenti è attualmente vuoto o utilizzato come casa vacanza. L’azienda che li gestisce nega parlando di lavori di restauro pronti ad iniziare e causa unica della mancanza di inquilini. “In un momento di emergenza come questo non ci devono essere tabù” è il pensiero dei Verdi. Nel caso in cui questi alloggi fossero presi per i profughi i proprietari riceverebbero un canone ancora da valutare, non basso (per delle case a Tiergarten si sarà pronti a pagare anche 16 euro al metro quadro, più del doppio della media di Berlino), ma neanche corrispondente il reale valore di mercato.
La minaccia dell’affitto/esproprio cittadino per calmierare il rialzo degli affitti. Dare case di lusso in affitto ai profughi ha una duplice funzione. Da una parte quella di limitare l’emergenza alloggi per i richiedenti asilo, dall’altra quella di limitare la speculazione edilizia nella capitale tedesca. Nonostante tante iniziative (qui la legge approvata a giugno scorso che, di fatto, istituisce l’equo canone), Berlino è ancora vittima di un continuo rialzo del prezzo degli affitti tale da spingere sempre più ai margini della città i “vecchi” berlinesi a favore di yuppies e neo-espatriati. Fare passare l’idea che l’amministrazione cittadina possa ancora intervenire con decisioni che incidono sul valore degli immobili, nonché delle zone, potrebbe/dovrebbe spaventare possibili nuovi investitori pronti a tirare su interi palazzi da dare poi in affitto o da vendere solo a ricchi. Il Senato di Berlino ha già “sequestrato”, nelle ultime settimane, ben quattro immobili privati: tra cui quello della Landesbank di Wilmersdorf e il centro sportivo Sez a Landsberger Allee (Friedrichshain). E’ una situazione temporanea, l’afflusso di profughi è continuo e deve trovare strutture ricettive pronte a lavorare continuamente. Solo dal 5 settembre sono arrivati 9210 nuovi richiedenti asilo nella sola Berlino . “In molte zone siamo al limite della capacità” ha sottolineato il sindaco Michael Müller. Di questo passo nel 2015 Berlino spenderà 360mila euro di affitti solo per i profughi. L’accoglienza ha un costo che la città e i cittadini ora sono pronti a sostenere, ma sarà sempre così?
Photo: (C) riehmers hofgarten