Auto sulla folla a Berlino: gli ultimi aggiornamenti il giorno dopo la tragedia

Mercoledì 8 giugno un uomo ha diretto la sua auto sulla folla ad altissima velocità in una delle zone più frequentate della città. Il giorno si delineano i contorni di quello che sembra il gesto di una persona che soffre di disturbi mentali

Dopo quello che è stato definito dalla sindaca di Berlino, Franziska Giffey, “uno dei giorni più neri nella storia di Berlino” comincia a delinearsi un quadro più definito della tragedia che ha colpito la città. Inizialmente si era pensato a un incidente ma le prove e le testimonianze raccolte dagli investigatori nelle ore successive hanno confermato che si è trattato di un gesto intenzionale.

Auto sulla folla a Berlino: la presunta lettera di rivendicazione e i manifesti politici contro la Turchia

Poche ore dopo l’attentato il quotidiano tedesco Bild aveva riportato la notizia del presunto ritrovamento di una lettera di rivendicazione scritta dal 29enne. Successivamente questo fatto è stato smentito dalla Senatrice agli Interni di Berlino, Iris Sprenger. La polizia ha però confermato che, all’interno dell’auto, sono stati rinvenuti manifesti politici contro la Turchia.

Nella serata di mercoledì 8 giugno le unità tattiche di polizia (Sek) hanno fatto irruzione nell’appartamento che Gor H. divideva con la sorella, proprio nel quartiere di Charlottenburg. E proprio la sorella – a cui era intestata la macchina che il 29enne ha scagliato contro la folla – ha dichiarato agli inquirenti che il fratello soffre di disturbi mentali. Al momento, quindi, gli investigatori sembrano non battere più la pista di un attentato a matrice politica ma, piuttosto, quella dell’insensato gesto di un malato mentale.

Auto sulla folla a Berlino: la dinamica dei fatti

Alle 10:36 di mercoledì 8 giugno una Renault Clio si è schiantata (secondo le testimonianze ad altissima velocità e senza rallentare) contro una folla che stazionava su un marciapiede davanti a Breitscheidtplatz, piazza nel quartiere berlinese di Charlottenburg, all’incrocio tra Rankestrasse e Tauentzienstraße, poco distante dalla via dello shopping Kurfürstendamm. L’auto aveva poi finito la sua corsa schiantandosi sulle vetrine di una filiale della catena di profumerie Douglas.

L’autore del folle gesto, un 29enne tedesco di origine armena di nome Gor H., aveva tentato di fuggire. Ma subito era stato bloccato dai passanti che lo hanno trattenuto prima che la polizia lo arrestasse e lo portasse nel commissariato di Bahnhof Zoo. Il folle gesto di Gor H. ha provocato la morte di una professoressa di 51 anni dell’Assia, in gita scolastica con i suoi 24 alunni – tra i 15 e i 16 anni d’età – nella capitale. In pericolo di vita sono altre 6 persone tra cui il secondo insegnante che accompagnava la comitiva. Sono invece 3 i feriti gravi – ma non in pericolo di vita – tra cui uno studente di 15 anni e una donna incinta.

Nello stesso luogo, nel dicembre del 2016, l’attentatore Anis Amri (poi ucciso in un blitz in Italia dove era fuggito) aveva provocato la morte di 12 persone e il ferimento di 70 schiantandosi con un camion sulla folla che stava visitando i mercatini di Natale. La polizia di Berlino ha chiesto a chiunque fosse in possesso di foto o video dell’incidente di mandare il materiale attraverso questo portale: https://be.hinweisportal.de/~portal/en.

Qui sotto potete vedere il video realizzato da Berlino Magazine della macchina guidata dall’attentatore portata via dalla polizia poco dopo le ore 20:00 di mercoledì 8 giugno.

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 Immagine di copertina: Auto sulla folla a Berlino – Screenshot da YouTube