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Il nuovo album di Missincat, l’italo-berlinese che ha conquistato i tedeschi ed Amy Winehouse

Un nuovo tour di Caterina Barbieri, in arte Missincat, per presentare Forces, nuovo Ep in uscita a metà settembre.

Dieci anni fa Caterina Barbieri è partita da Milano per trasferirsi a Berlino e inseguire, così, il suo sogno musicale. Da allora è cresciuta molto. Con il nome di Missincat ha suonato in tutta Europa, Australia e Stati Uniti, ha pubblicato tre dischi (Back on My Feet, 2009; Wow, 2011; Wirewalker, 2015; tutti con l’etichetta tedesca Revolver) ed ha collaborato alla scrittura delle colonne sonore di alcune produzioni cinematografiche tedesche e italiane. Due anni fa l’avevamo intervistata e ci aveva raccontato l’episodio che le aveva permesso di esordire nel panorama musicale tedesco e internazionale: «inviai le mie canzoni ad un concorso organizzato per suonare all’Heineken Jammin’ Festival. Lo vinsi, ma casualità volle che quel Festival fu proprio quello di Mestre in cui un uragano distrusse il palco. Morale della favola? Non potei suonare, ma come compensazione mi furono offerti 30 giorni per registrare il mio primo album con l’aiuto di un fonico». Quel disco fu ascoltato da Amy Winehouse, che le chiese di aprire le sue date tedesche, garantendole una certa popolarità. Ad oggi Missincat è la cantautrice italiana più conosciuta in Germania, ed è appena uscito il suo nuovo EP, Forces (che potete ascoltare su Soundcloud cliccando qui sotto).

Forces

Il nuovo disco di Missincat raccoglie cinque collaborazioni con altri artisti della scena indie/electro pop berlinese. La prima traccia, Voices, si apre con il pianoforte di Federico Albanese, su cui la voce di Caterina arriva a posarsi delicatamente, quasi monocorde nella strofa a imitare il movimento dell’oppressione psicologica («Watch me while I’m turning pages / Craving for changes»), fino a salire lentamente insieme alla chitarra per liberarsi nel ritornello («I’ve never found out / how to hush these voices in my head»). Lo stile intimo e confessionale, lo sguardo introspettivo e le frasi sussurrate, caratteristiche che accompagnano tutta la produzione di questa giovane artista, si accompagnano a una musicalità rinnovata, più ricca di suoni e quasi orchestrale, che ricorda i lavori più recenti di gruppi come The xx e Of Monsters and Men. Se Voices utilizzava alcune sonorità prese in prestito dall’elettronica e dal dream pop, come i beat sintetici e gli effetti di distorsione, la seconda traccia, Mother, registrata insieme a La Boum Fatale, si inserisce pienamente nella tradizione dell’elettronica berlinese, pur lasciando trasparire la sua natura pop nello stile del cantato, specialmente nel finale. Melt The Ice (con il duo dream pop Me And My Drummer) è una canzone a due voci, più aggressiva e più sognante allo stesso tempo. La difficoltà di scorgere il volto che si nasconde dietro alla maschera dell’interlocutore viene ripetuta in poche frasi ossessive («you can wear somebody else’s skin / you can speak somebody else’s words / you can live somebody else’s life / pretending that it’s yours») per arrivare nel finale a una considerazione pessimista: «There is nothing I can say to melt the ice», psichedelicamente cantata su una musica che ricorda la dance americana anni ’90. Luna è stata arrangiata dal duo electro-pop Hundreds; una Caterina quasi infantile si lascia prendere per mano, prendendo sempre più coraggio dal confronto con la seconda voce, fino a fondersi insieme ad essa nel finale. Il singolo uscito a febbraio Made of Stone, prodotto da Robot Koch viene inserito in chiusura di questo breve lavoro. La domanda/augurio paradossale «What if my hearth was made of stone?», sussurrata con incertezza nella sua impossibilità (ricorda molto lo stile di Soko, una cantautrice simile per tanti aspetti), trova risposta solo nella presenza – reale o desiderata- del tu a cui si rivolge, facendo dell’intimità introspettiva il filo rosso che lega tutte le tracce di questo EP.

MISSINCAT – FORCES TOUR 2017

02.05. Leipzig, Horns Erben
03.05. Dresden, Jazzclub Tonne
04.05. Erfurt, Museumskeller
05.05. Prague, Cafe V Lese
07.05. München, Unter Deck
08.05. Düsseldorf, Freies Forum Theater
10.05. Hamburg, Prinzenbar
12.05. Bremen, Karton
13.05. Magdeburg, Moritzhof
15.05. Berlin, Roter Salon

Roter Salon

Rosa-Luxemburg-Platz 1, 10178 Berlino

Lunedì 15 maggio 2017

dalle ore 19:00 alle 23:00

Biglietti 16 €, in vendita su ticket.volksbuehne-berlin.de

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Immagini e audio per gentile concessione di MISSINCAT