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A Berlino cresce la criminalità giovanile e, purtroppo, il dato è legato ai flussi migratori

Rispetto al 2007, anno in cui gli episodi di violenza giovanile a Berlino avevano subito una diminuzione, il 2016 ha registrato un aumento del fenomeno.

La città di Berlino si impegna da sempre a tenere sotto controllo il problema della violenza giovanile tramite l’adozione di misure preventive. Tuttavia, negli ultimi tempi si è registrato un aumento del fenomeno. Gli analisti non sanno se definirla una leggera fluttazione o un cambiamento drastico in seno alla società berlinese.

I dati del rapporto

Come riportato da Berliner Zeitung, negli ultimi anni è aumentato il numero di atti di violenza (soprattutto lesioni personali lievi) e allo stesso tempo quello dei presunti colpevoli. Questi dati sono contenuti all’interno del quarto rapporto annuale dell’ufficio Youth Welfare Prevention, reso pubblico martedì 21 novembre. Nel dettaglio, questo rapporto ha evidenziato come una parte significativa dei sospetti sia costituita da giovani immigrati e rifugiati. Tra gli 8892 presunti colpevoli di età compresa tra gli 8 e i 21 anni sono stati individuati 4467 tedeschi, 1638 tedeschi con un background migratorio, 2464 giovani non tedeschi e circa 300 sospetti di provenienza incerta. L’analisi ha rilevato come solo il 50% dei presunti colpevoli sia di nazionalità tedesca. Dal 2015 il numero di sospetti stranieri è lievitato da 1851 a 2464. Per quanto riguarda i richiedenti asilo, il numero è più che raddoppiato in meno di un anno, da 392 nel 2015 a 817 nel 2016 emblema di come sul piano dell’impegno all’integrazione di persone scappate da drammtiche situazioni di povertà o addirittura di guerra ci sia molto da fare.

Le considerazioni di Christian Gaebler

Die Welt ha sottolineato le considerazioni del segretario di stato, Christian Gaebler (SPD), che dirige inoltre la Commissione della città di Berlino contro la violenza. “Questi numeri relativi alla violenza giovanile destano molta preoccupazione”, ha detto il segretario. “Si tratta di un fatto allarmante che dimostra come le inibizioni stiano in qualche modo affondando e come sia necessaria l’adozione di specifiche misure preventive, in particolare nelle scuole”. Gaebler ha riflettuto inoltre sulle possibili ragioni alla base della crescita del fenomeno tra i più giovani, e ha affermato che un forte peso potrebbe essere attribuito a una “concezione arcaica dell’onore” e a “un alto livello di accettazione della violenza nella società”.

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Foto di copertina: © jarmoluk CCO Creative Commons

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