6 concetti che i tedeschi riassumono benissimo con una sola parola
Uno dei pregi più straordinari della lingua tedesca è la sua incredibile ricchezza lessicale, nonché la precisione con cui, formando parole composte, è possibile esprimere concetti complessi utilizzando un solo vocabolo
Mentre i parlanti di altri Paesi impiegherebbero lunghe perifrasi, i tedeschi riescono a essere al contempo sintetici ed estremamente efficaci servendosi di termini che descrivono perfettamente stati d’animo, sensazioni, approcci alla realtà. Altrove abbiamo già parlato di parole bellissime come Vorfreude, la gioia dell’attesa, o Fernweh, la nostalgia dell’altrove, del lontano. Stavolta vogliamo concentrarci su 6 eccezionali vocaboli – alcuni divertenti, altri più romantici e pensosi – che dimostrano ancora una volta quanto il tedesco sia una lingua attenta anche alle più piccole sfumature del mondo interiore dell’uomo.
Futterneid
Letteralmente “invidia del cibo”, una sensazione che tutti, almeno una volta, abbiamo provato al ristorante (ma metaforicamente anche in altri contesti di vita) quando, dopo aver ordinato un piatto, ci siamo resi conto subito dopo che quello del nostro commensale sembrava molto più appetitoso e invitante.
Fremdschämen
Anche qui si tratta di uno stato d’animo molto comune, almeno tra chi è dotato di una buona dose di empatia: questo verbo e il relativo sostantivo Fremdscham indicano la vergogna per conto terzi, quella che si prova di fronte al comportamento imbarazzante non nostro, ma di altri. La prossima volta che vostro fratello ubriaco si cimenta in una disastrosa performance al karaoke davanti ai vostri occhi, beh, sappiate che il tedesco ha un termine anche per questo.
Ruinenlust
Decisamente la parola più romantica – nel senso storico del termine – di questa lista. Parliamo qui di quel sentimento di piacere, davvero peculiare del preromanticismo tedesco, che si prova di fronte a castelli diroccati, antiche rovine, vestigia del passato che ci ricordano l’inesorabile e malinconico scorrere del tempo.
Kummerspeck
Tornando a faccende decisamente più materiali: questo vocabolo si riferisce a un fenomeno molto comune, mangiare per trovare consolazione e gratificazione quando siamo preoccupati, infelici, insoddisfatti. Se, in preda a sentimenti negativi, dovesse venirvi voglia di saccheggiare il frigo, pensate al perentorio ammonimento della lingua tedesca: Kummerspeck!
Sitzfleisch
Ricordate il volli, sempre volli, fortissimamente volli di alfieriana memoria? Bene, anche i tedeschi non si lasciano scoraggiare dagli sforzi prolungati, dalle lunghe attività noiose, dalla perseveranza necessaria per portare a termine grandi imprese intellettuali. Che questo termine abbia a che fare con la lenta costanza dello studio lo dimostra la sua traduzione letterale, “carne da seduta”. Insomma, che si usi la colla o le catene, per ottenere buoni risultati è necessario restare incollati alla sedia per ore ed ore
Frühjarsmüdigkeit
La primavera è per eccellenza stagione di rinnovamento, della natura e dello spirito. Ma a volte, specie quando la mente non riesce ad assecondare questi propositi di cambiamento o il corpo si abbandona ai torpori di aprile, è facile cadere in balia della Frühjarsmüdigkeit, quella stanchezza di primavera ben nota a tutti, e che spinge i più pigri a desiderare solo il dolce dormire.
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