57 cose che si possono fare solo a Berlino (e che non è detto dureranno per sempre)
Tempus fugit: Berlino ora è ancora la città della libertà
Quanto durerà però ancora questo periodo? Cosa si può fare qui che non è detto che duri per sempre e, difficilmente, si trova anche altrove? Abbiamo provato a fare una lista, ma è temporanea: aggiungete nei commenti i vostri punti. I migliori verranno aggiunti (con il vostro nome in quanto autori) a questa lista. L’obiettivo è arrivare almeno a 100 (già siamo oltre 60 grazie ai primi commenti).
70 Cose che si possono fare solo a Berlino (e che non dureranno per sempre)
70-Crescere il proprio orto in un’ex zona abbandonata di Berlino Ovest accanto al Muro ora autogestita da persone del quartiere (il Prinzessingarten)
69-Avere un intero centro commerciale dedicato a design e bricolage (il Modulor)
68- Fare shopping in un centro commerciale mentre le scimmie dello zoo accanto ti guardano incuriosite. Succede al Bikini. (Veronica De Luca)
67-Vedere alla Christopher Street Parade un uomo vestito in latex portato al guinzaglio da un suo amico e una signora di più d’ottanta anni passargli accanto ignorandoli completamente (Cipriano Caterino)
66 – Prendere la metropolitana assieme ad una coppia di punk che una volta saliti sul vagone alzano la voce, tirano fuori un tesserino e ti chiedono “a tradimento” un titolo di viaggio valido.
65-Trovare ormai normale il fatto di trovare caffè con spazi appositi per bambini di tutte le età dove lasciare i propri pargoli a giocare mentre si sorseggia un the caldo con le amiche (Stella Cracco)
64-Uscire dal più grande negozio di libri di tutta la Germania, Dussmann e recarsi con il nuovo acquisto sotto braccio alla fermata della S-Bahn di Friedrichstr. e aspettare il treno godendosi il tramonto che si riflette sulle vetrate della stazione (Alessandra Maria)
63-Andare dal medico sotto casa e trovare appesa al muro della sala d’ aspetto una mappa del mondo 3 x 2 metri con sopra scritto in caratteri cubitali ma eleganti, in giallo crema sul muro violetta, “Wir sind alle Berlin!” Noi siamo tutti Berlino! e scoprire che l’otorinolaringoiatra in questione ti curerà solo ad omeopatia con gocce alla salvia e non è detto che guarirai, ma almeno sorridi (Andy B SunriseRuby)
62-Andare ad un negozio di dischi e scoprire che puoi provare tutti i vinili e ascoltarteli sui giradischi che hanno a disposizione, anche se sono chiusi e costano cari perché non li pubblicano più, che puoi fumare mentre te li ascolti difatti ci sono posacenere dovunque e nel mentre scoprire che quelli del negozio stanno riempiendo il loro cortile di birre perché stanno per fare una festa techno aperta a chi capita lì . Parliamo dello Space Hall (Andy B SunriseRuby)
61 -Andare a fare la spesa ad un supermercato la mattina e la metà delle persone in fila alla cassa sono in pigiama e ciabatte e nessuno li guarda strani (Alessandra Fidanza)
60 – Trovare una casa in centro che costa un terzo rispetto alla media del quartiere perché ha la doccia in cucina (Andy B SunriseRuby)
59 -Incontrare così tante persone che in strada o in metro girano senza scarpe, barfuß, come se i cocci di bottiglia non esistessero (Alessandra Fidanza)
58-vedere in estate persone che si lasciano cullare dalle acque del canale, mentre si bevono un drink seduti su sedie e piccolo tavolo…il tutto su un gommoncino comprato nei negozi di giocattoli e che non contravviene nessuna (Alessandra Fidanza)
57-Camminare anche un paio di chilometri nella direzione sbagliata perché la numerazione ad U dei civici su molte strade berlinesi è qualcosa a cui noi stranieri non ci abitueremo mai. Stessa pena è riservata a chi, non controllando il codice di avviamento postale, si reca su una strada berlinese senza verificare che non ce ne sia una omonima dalla parte opposta della città. (Helena Atturo)
56 – Trovare bambini che attraversano da soli la strada con i genitori a decine di metri di distanza che li incitano ad emanciparsi.
55 – Recarsi in un bar per doppiare, davanti a tutti, un film porno senza che nessuno si imbarazzi (si chiama Pornokaraoke e qui trovate le info per partecipare)
54 -Gustarsi un concerto in un’ex fortezza del XVI secolo (la Cittadella di Spandau)
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53 – Giocare gratuitamente o a ping pong gratuitamente in decine di bar notturni di ogni quartiere o agli angoli di molte strade, accanto gli Spielplatz con reti “d’acciaio”
52 – Conoscere la città grazie a tour sotterranei che ti facciano vedere vecchi bunker così come tunnel di linee della metropolitana abbandonate (Berliner Unterwelten).
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51 – Giocare a Super Mario bros con la console del Nintendo 1999 (al al Süß war gestern)
50 – Entrare in un club il venerdì sera e uscirne il lunedì mattina dopo aver dormito, mangiato e fatto i propri bisogni (insomma tutto, tranne essersi lavati o cambiati) all’interno del locale.
49 – Postulato: trovare gente che si porta lo spazzolino nei club.
48 – Andare a mangiare in una delle tante mense di un ufficio pubblico (che qui sono aperte a tutti e spesso si tratta di location eccezionali come quella della Camera dei Deputati)
47 – Cenare e gustarsi un concerto domenicale in una splendida sala di specchi degli anni ’20 grossomodo salvatasi dai bombardamenti della seconda guerra mondiale scelta da Tarantino per una scena di Bastardi senza gloria (parliamo della Spiegelsaal nella Clärchens Ballhaus)
46 – Essere approcciati da uno spacciatore ogni dieci secondi quando si passeggia all’interno di un parco del centro con la polizia che fa finta di non vedere/non sapere (ll Görlitzer Park)
45 – Eleggere il Club Mate a bevanda ufficiale della città nonostante il suo gusto la prima volta ti abbia fatto schifo e la seconda pure. Eppure alla fine ne sei diventato dipendente, o quasi.
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44 – Prendere l’ascensore dentro al più alto acquario al mondo (l’Aquadom, qui tutte le info)
43- Trovarti alla cassa del supermercato dietro ad una signora che ha preso cetrioli e cioccolatini e solo quando si volta ti rendi conto che è la Cancelliera
42 – Fumare sigarette (e non solo) all’interno di buona parte dei club notturni (ps: francamente è una particolarità di Berlino di cui faremmo volentieri a meno)
41- Ordinare il migliore hamburger cittadino in un ex bagno pubblico della metropolitana (il Burgermeister, qui le info)
40 – Trovarsi al centro d’Europa e dire che il doner kebab è il piatto tipico cittadino
39 – Sentirsi in Russia senza uscire dalla città (quartiere Marzahn)
38 – Andare a fare nudismo nel parco accanto al Parlamento (qui le info)
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37- Trovare un paio di divani abbandonati per quartiere (qui il progetto di Linda Lindass che ne ha fotografati moltissimi)
36 – Visitare un’ex luna-park abbandonato inaugurato ai tempi di Berlino Est ora diventato leggendario (lo Spreepark, qui info su come farlo)
35 – Andare una volta in un mercatino thailandese dove mangiare insetti come a Bangkok (qui le info).
34 – Giocare nel pieno della notte a calcio balilla all’interno di un club di musica elettronica (al Rosi’s, ma anche in altri club)
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33 – Ballare un giorno l’anno dietro a carri addobbati mentre sfilano in un quartiere completamente chiuso al traffico sentendosi come a Rio de Janeiro, solo che il Carnevale non è brasiliano, ma delle Culture e la parola d’ordine è multi-kulti (qui qualche info)
32 – Giocare a minigolf nei sotterranei di un’ex magazzino delle poste dei tempi imperiali ora completamente trasformato in un’opera di urban art fosforescente che cita i più famosi classici della cinema di fantascienza (lo Schwarzlicht)
31 – Poter raccogliere, libri, mobili ed elettrodomestici per strada ed arredartici casa (con tutte le dovute accortezze ovviamente)
30 – Recarsi ad un Lunchkonztert , ovvero un concerto a pranzo gratuito offerto da grandi musicisti di musica classica dentro la Philarmonie
29 -Passeggiare dentro il RAW, l’ex area di ricovero dei treni dai tempi dell’imperatore ora intrisa di street art e centri commerciali, ma nei prossimi anni destinata a case di lusso
28 – Ballare in una centrale elettrica divisa a sua volta in tre locali che solo poche volte l’anno si uniscono in un’unica, immensa location per eventi (la Kraftwerk, a sua volta contenente il Tresor e l’Ohm).
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27 – Addormentarsi in metropolitana, sul Ring, senza il rischio che qualcuno ti svegli per chiederti se magari la tua fermata non sia già passata.
26 – Mettere un piede sulla pista ciclabile e aspettare meno di 5 secondi prima che qualche ciclista ti sgridi anche se sono le 4 del mattino e non vedi nessuno nel raggio di un chlometro
25 – Bersi una birra sul tetto di un palazzo osservando la città e sentendosi come in un film di Wim Wenders
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24 – Mangiarsi dopo circa un’ora di fila l’unico doner kebab capace di diventare famoso in tutto il mondo per la sua bontà (quello di Mustafa’s su Mehringdamm)
23 -Visitare gratuitamente l’unica cupola di un Parlamento costruita da un archi-star contemporanea (qui le info per prenotare una visita al Reichstag)
22 – Bere una birra in un locale dell’ex Berlino Est che lotta contro la gentrification e che al suo interno ancora espone un busto di Lenin (il die Tagung)
21 – Andare ad ascoltare un pezzo leggendario come “Heroes” di David Bowie nella sala di registrazione in cui é nato (gli Hansa Studios, qui per prenotare una visita)
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20 – Sentirsi i padroni del mondo dalla cima di Teufelsberg, la “montagna del diavolo” messa su ai margini della città grazie alle macerie della seconda guerra mondiale e trasformata dagli americani ai tempi della Guerra fredda nella stazione radio più vicina all’Unione Sovietica e ai suoi segreti (qui le foto).
19 – Vivere all’estero e incrociare ovunque comitive di italiani residenti che escono solo con italiani (la nostra comunità a Berlino è la terza straniera dopo turca e polacca e supera, per numero di arrivi recenti, quella sempre dei nostri connazionali a Londra )
18 – Tirare fuori le buste prima che arrivi il tuo turno alla cassa del supermercato ed imbustare le cose velocità della luce senza far si che si accumuli tutto alla fine del nastro, e nonostante l’attenta pianificazione ritrovarsi con le uova in fondo la busta e il/la cassiere/a è già da venti secondi che ti squadra nervosamente perché ancora non hai pagato e c’è una fila sempre più folta dietro di te.
17 – Trovarsi in una città con ben tre teatri dell’Opera e rispettive orchestre (Staatsoper, Deutsche Oper e Komische Oper)
16 – Fare interi traslochi in metropolitana senza che nessuno ti guardi male, anzi sorridendo con fare bonario pensando a quando anche loro l’hanno fatto.
15 – Lasciare le bottiglie per strada e sentirsi anche generosi per averlo fatto (a raccoglierle ci penseranno i Pfandsammler, persone che poi restituiscono le bottiglie in appositi raccoglitori ottenendo indietro i centesimi del vuoto a rendere)
14 – Andare al centro di una piazza e trovarvi per terra una botola da cui si intravede una lancinante installazione artistica (Bebelplatz, qui la sua storia)
13 – Conoscere una persona nata in città prima degli anni ’90 e chiedergli, più specificatamente, se sia cresciuta ad est o ad ovest
12 – Pagare un biglietto dei mezzi di corsa semplice e salire su un bus a due piani che ti fa vedere tutto il centro storico (la linea 100, qui il suo percorso)
11 – Assistere una volta a settimana, all’ora di pranzo, in maniera gratuita ad un concerto di alcuni dei più grandi musicisti classici al mondo grazie ai Luchkonzerte della Philarmo
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10 – Avere un’intera isola a disposizione per visitare alcune delle collezioni d’arte più importanti al mondo. Parliamo dell’Isola dei Musei e dei suoi Pergamonmuseum (architettura antica) Neues Museum (reperti archeologici e sculture egizie ed etrusche), Altes Museum (reperti di arte greca e romana), Bode-Museum (opere risalenti al periodo tardo bizantino) e l’Alte Nationalgalerie (pittura del XIX secolo). Qui maggiori info.
9 – Meravigliarsi se la casa di uno dei tuoi amici ha l’ascensore.
8 – Vestirsi a casaccio ed essere comunque sempre alla moda.
7 – Alzare gli occhi e sapere sempre dove si trova la piazza principale della città (Alexanderplatz)
6 – Sentirsi ogni pomeriggio domenicale di sole come a Woodstock solo che a cantare non ci sono Janis Joplin e Jimi Hendrix, ma una serie improbabile di cantanti, più o meno intonati, desiderosi però di partecipare al più bel karaoke del mondo. E tu, come tutto il pubblico, non puoi che applaudirli. Che siano stati bravi, o no.
5 – Passeggiare un giorno l’anno all’interno di un quartiere con i marciapiedi pieni di banchetti di cibo etnico da ogni parte del mondo e incroci stradali utilizzati come spiazzi per concerti e esibizioni di break-dance e sfumare il tutto verso sera, quando basta avere un impianto stereo per dare vita ad ogni angolo a open air party improvvisati con migliaia di persone a ballare fino a notte. È la Myfest, il primo maggio di Kreuzberg, una delle più belle feste popolari al mondo.
4 – Ritrovarsi a fare un grill, una partita di minigolf o qualsiasi altra attività all’aria aperta (anche cuocere una pizza in un forno creato ad hoc) all’interno di un parco gratuito che un tempo era un aeroporto diventato famoso dopo la seconda guerra mondiale per come evitò che l’intera città fosse assoggettata dai socialisti (Tempelhof, meta dei soccorsi del Ponte aero del 1948-49)
3 – Fare una fila anche di tre ore davanti ad un club senza avere nessuna garanzia che si riesca ad entrare, dipenderà non da un dress-code particolare, o se avete donne al seguito, ma dalla simpatia/antipatia che il vostro viso o comitiva in generale ispira in quel particolare momento al bouncer (parliamo del Berghain=
2 – Muoversi in metropolitana le notti tra venerdì e sabato e tra sabato e domenica come se nulla fosse, senza aspettare mai più di 15 minuti (ma la media è 10), evitando di mettersi al volante dopo aver bevuto un po’ trasformando il tutto in un’occasione di conoscenze con altre comitive.
1 – Vivere in una città che fra vent’anni verrà evocata come la Parigi della Belle Epoque e la swinging London di fine anni ’60, dove le apparenze contano meno della sostanza e giudicare gli altri, come vivono, cosa pensano, chi amano e come lo fanno, è il peggiore approccio possibile che si possa avere se si si vuole sentire con orgoglio, berlinesi.
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Photo Cover Simon Rosengren CC 0