Surrealismo, dadaismo ed avanguardia: Berlino celebra Hans Arp con una grande mostra
Si faceva chiamare Jean e Hans a seconda che il suo interlocutore o la lingua utilizzata fosse francese o tedesco, lui difatti aveva entrambe le nazionalità (era nato a Strasburgo da madre alsaziana e padre tedesco), e già questo testimonia la sua stravaganza, un modo di vedere le cose che ne caratterizzò il suo personale approccio all’arte. Quella che il Georg Kolbe Museum di Berlino gli dedica fino all’11 ottobre è una delle retrospettive più importanti mai realizzate prima. Come cofondatore del dadaismo, precursore del surrealismo e figura di artista radicale, Hans Harp ha contribuito in modo decisivo allo sviluppo dell’arte astratta moderna. Il simbolo dell’ombelico rappresenta il Leitmotiv delle sue opere rendendolo emblema dell’arte avanguardista.
Molto legato ad artisti come Max Ernst, Kurt Schwitters e Vassily Kandinsky, la sua influenza si è ripercossa ininterrottamente sulle generazioni di artisti successive fino all’arte contemporanea (tra gli altri Ellsworth Kelly, Ernesto Neto, Tony Cragg, Ólafur Elíasson). La mostra ricalca le orme del suo percorso poetico e politico tramite sculture, rilievi, grafiche, fotografie, poesie e testi. Secondo la direttrice del museo Julia Wallner: “Hans Arp è soprattutto un critico dell’idea del mondo moderno. Ne è stato uno dei suoi motori più potenti. Il suo “ritorno alla natura” e la sua concezione di un futuro caratterizzato dall’arte è di grande importanza per il 21° secolo anche se forse sottovalutata“.
Hans Arp. Der Nabel der Avantgarde
fino all’11 Ottobre
presso il Georg Kolbe Museum
dal martedì alla domenica, 10.00-18.00
ingresso: 8/6 euro
Sensburger Allee 25, 14055 Berlin
030 3042144