Germania, nel 2024 molti più attacchi a residenze per richiedenti asilo

Violenza nelle strutture di accoglienza per migranti: nel 2024 cresce il numero di crimini legati a ideologie politiche di estrema destra

Gli attacchi alle strutture di accoglienza per migranti nel 2024 sono aumentati, con un incremento dei crimini da parte dell’estrema destra. Il Ministero degli Interni ha registrato 218 attacchi, di cui 28 violenti, con 14 feriti. Inoltre, si sono inaspriti anche i crimini d’odio contro la comunità musulmana.

Il Consiglio di Coordinamento Musulmano denuncia quanto successo facendo riflettere sulla crescente divisione sociale ed etnica in Germania. Il Ministero degli Interni e i partiti di sinistra collegano l’aumento dei crimini alla crescita dell’AfD nelle elezioni regionali, nonché al progressivo acuirsi del sentimento anti-immigrazione in Germania.

Aumento violenza contro migranti alle strutture di accoglienza: i musulmani fra i più colpiti

Nel 2024, il governo tedesco ha registrato un aumento degli attacchi alle strutture di accoglienza per migranti, con un aumento dei crimini legati a ideologie di estrema destra.

Il Ministero degli Interni ha segnalato 218 attacchi “politicamente motivati” contro rifugiati e richiedenti asilo, di cui 28 violenti, che hanno provocato 14 feriti, tra cui un bambino. I crimini sono avvenuti sia dentro che fuori dalle strutture di accoglienza.

Inoltre, il Consiglio di Coordinamento Musulmano KRM (Koordinationsrat der Muslime) ha segnalato numerose minacce di bomba e atti vandalici contro i luoghi di culto in diverse città. Questi episodi vengono interpretati come segnali di ostilità verso la comunità musulmana. Un membro di KRM ha comunicato le preoccupanti avvenimenti contro le moschee, sostenendo che l’attuale onda del populismo stia fomentando questo atteggiamento anti-immigrazione.

L’odio e il razzismo in Germania diventa sempre più esplicito

Nonostante l’aumento degli attacchi alle strutture di accoglienza, i crimini contro i migranti fuori da esse sembrerebbero diminuiti rispetto al 2023. Le autorità hanno registrato 1.905 attacchi d’odio, di cui 237 violenti, rispetto ai 2.405 dell’anno precedente.

Tuttavia, i dati potrebbero crescere, poiché molte forze di polizia non hanno ancora inviato i numeri dell’ultimo trimestre del 2024. I crimini di estrema destra, invece, sono aumentati del 17%, con 33.963 crimini registrati entro novembre 2024.

Il Ministero degli Interni collega l’aumento dei crimini alla crescita dell’AfD nel dibattito pubblico e nella sua influenza su temi quale migrazione e comunità straniere. Si inizia a parlare di un nuovo atteggiamento xenofobo neonazista.

Clara Bünger, portavoce della politica dei rifugiati per la sinistra al Bundestag, ha denunciato il costante e preoccupante livello di insulti, minacce e aggressioni contro i rifugiati in Germania. Ha sottolineato che chi arriva in cerca di protezione si trova invece a fronteggiare ostilità e violenza razzista, una realtà che non deve essere accettata né normalizzata.

Anche Martina Renner, partito Die Linke (La Sinistra), sostiene che per contrastare i crimini neonazisti, che si verificano in gran numero ogni mese, siano necessarie pene più severe. Avverte del rischio di tornare al caos degli anni successivi alla caduta del Muro, quando gli attacchi ai migranti erano diffusi. Inoltre, collega l’aumento di questi crimini alla crescita dell’ala più radicale dell’AfD e propone il divieto del partito per indebolire l’estrema destra in Germania.

La risposta del commissario anti-discriminazione

Ferda Ataman, commissario federale anti-discriminazione, avverte di un aumento del razzismo contro i rifugiati in Germania. Sempre più persone segnalano discriminazioni, tra cui insulti da parte di datori di lavoro e rifiuto di cure mediche per motivi religiosi. Ataman critica la proposta del candidato cancelliere Friedrich Merz (CDU) di limitare l’immigrazione con il sostegno dell’AfD, sottolineando che allearsi con l’estrema destra non risolve i problemi ma accresce le tensioni sociali.

 

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Molti cittadini temono per il loro futuro in Germania, mentre il dibattito sull’immigrazione rischia di essere semplificato e di alimentare il razzismo e l’odio verso l’Alterità. Ataman invita a una politica migratoria responsabile che non diventi un catalizzatore di odio e divisioni.

 

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